È una scoperta scioccante, quella fatta martedì scorso dalle autorità locali del distretto autonomo di Brčko, in Bosnia-Erzegovina, dove all’interno di un’abitazione sono stati trovati 31 bambini, di età compresa tra i 6 mesi e i 12 anni, in condizioni disperate.

I piccoli erano sporchi, denutriti, e sono stati recuperati in condizioni critiche dagli agenti, che naturalmente adesso hanno aperto un’indagine per cercare di stabilire la loro identità e se il loro sia un caso di traffico di esseri umani. Al momento, fanno sapere le autorità bosniache, sono state arrestate 8 persone, tra cui il proprietario della casa, Zahida Đogo, suo figlio e una donna della zona di Banja Luka.

Il sindaco di Brcko, Siniša Milić, ha fatto sapere che i bambini sono stati affidati alla Croce Rossa e al Centro per il lavoro sociale, e che sono stati tutti trasferiti in un albergo locale; secondo quanto emerso finora, 6 bambini hanno il passaporto croato, ma non è ancora stato chiarito se si tratti di documenti veri o falsificati.

“I bambini non sono stati identificati e non abbiamo informazioni affidabili su quali bambini siano e chi siano i loro genitori – ha detto il procuratore capo Radmilo Ivanović, aggiungendo che “È stata effettuata una visita medica sui bambini ed è stato accertato che non vivevano in condizioni igieniche accettabili, che erano infestati da alcuni parassiti e che erano state intraprese cure mediche. Inoltre, un certo numero di loro è stato sottoposto a una visita ginecologica”.

Đogo e gli altri due sono già stati interrogati, mentre gli altri cinque saranno ascoltati più avanti: “Si tratta di persone che si dichiarano genitori o parenti dei bambini ritrovati – ha spiegato Ivanović – ma la Procura non dispone di dati affidabili o di prove che i bambini che si trovano nel centro di accoglienza siano davvero i loro. Lo determineremo nel corso del procedimento”.

Vista la possibilità di un coinvolgimento con le tratte internazionali di esseri umani, è stato coinvolto anche l’Europol, ma sarà soltanto con il prosieguo dell’indagine che, forse, si potrà arrivare a una svolta.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!