Non è mai facile fare coming out, perché molto spesso la società mostra ancora troppi pregiudizi nei confronti di chi non si sente a suo agio nell’identità di genere con cui è nato/a o semplicemente verso chi ha un orientamento sessuale ritenuto “non conforme” alle aspettative; per quanto sia piuttosto difficile capire esattamente come una persona omosessuale, o transessuale, “leda” le esistenze altrui dichiarandosi, è proprio per questo pregiudizio, neanche troppo latente, che il coming out viene ancora oggi definito un “atto di coraggio”, quando in realtà ciascun* di noi dovrebbe avere semplicemente la libertà di vivere rispettandosi, in tutto e per tutto.

Chi sceglie di fare coming out, spesso (ma non è detto), ne affronta diversi, ad esempio dichiarandosi prima omosessuale e poi transgender; lo abbiamo visto, in tempi recenti, con Elliot Page, e oggi è la chef de La prova del cuoco, prima nota come Riccardo Facchini, a seguire lo stesso percorso, presentandosi come Chloe, su Instagram.

Negli ultimi mesi ricevevo messaggi che mi chiedevano come mai fossi cosí cambiata… Capelli biondi, faccia più tonda ecc… Sin da piccolo mi sono sempre sentito una bambina. Ho iniziato il mio percorso di transizione due anni e mezzo fa e ora mi sento pronta per fare l’ennesimo ed ultimo coming out con voi che mi avete seguito con affetto per anni a La prova del cuoco. Alcuni di voi non approveranno la mia scelta, ma sono convinta che chi mi ha apprezzato come Riccardo continuerà a farlo con altrettanto amore anche in questo momento. Ora sono Chloe e sono orgogliosa in quanto donna transgender e fiera di avere accanto a me un uomo con la ‘U’ maiuscola che mi ha supportato e sopportato in questi anni, insieme a tutta la sua famiglia, agli amici cari e colleghi di lavoro.

Chloe, dunque, non è stata sola durante questo percorso, ma ha potuto contare sull’affetto degli amici e del suo compagno, cosa che purtroppo talvolta non accade a chi affronta il coming out.

Dopo aver ereditato la passione per la cucina dalla nonna, Chloe Facchini ha fatto anni di gavetta nei ristoranti bolognesi e francesi, prima di approdare in tv con La prova del cuoco, cui ha partecipato sia nelle edizioni condotte da Antonella Clerici che in quelle con Elisa Isoardi. Nel suo passat ci sono state molte difficoltà, per essere accettata, come uomo omosessuale, prima di tutto.

A tre anni giocavo con le scarpe, i vestiti e i trucchi di mia madre – ha raccontato a TPI – Ma mio padre, uomo di destra, come intuì quello che stava succedendo, fece sparire tutto. Io continuavo a sentirmi inadeguata nei panni di un ragazzino ma ho sempre cercato di sopravvivere in un contesto familiare che comunque era difficile e ostile. Meno male che chi mi ha sostenuta e cresciuta è stata mia nonna, che non mi ha mai limitata nelle scelte. La via più facile era definirmi gay, non sapevo cosa significasse essere trans: sentivo attrazione per gli amici del mio fratello maggiore e, come ben sai, a cavallo degli anni ’90, non si sapeva dove trovare informazioni sull’identità di genere e sessuale, per di più per uno come me cresciuto nella parrocchia. Anche in seguito non ho mai trovato la forza di affrontarmi. Poi, nel 2017 ho terminato una relazione molto lunga. Sentivo sempre più forte che l’immagine sullo specchio non mi rappresentava. Ho cominciato un percorso psicologico e nel 2019 ho iniziato i trattamenti ormonali: lì è iniziata la vera svolta perché ho potuto cominciare a mettere in linea quella che era la mia identità di genere con il mio aspetto fisico.

I genitori, spiega, sono morti anni fa, i rapporti con i fratelli non sono idilliaci; ma poco le importa, chiama gli amici “la famiglia che ho scelto”, e soprattutto, ha al suo fianco un uomo che le è sempre stato vicino. E questo le basta.

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