È stata avvisata da una sconosciuta che la zona di Cinisello Balsamo era letteralmente tappezzata di volantini che la ritraevano in un momento intimo, con tanto di nome, cognome e numero di telefono. Così una quarantenne, impiegata a Milano, è venuta a sapere che l’uomo con cui aveva da qualche tempo terminato una relazione, e che già la molestava telefonicamente, aveva voluto arrecarle un ulteriore danno affiggendo manifesti con la sua immagine, estrapolata, si presume, da un video intimo girato ai tempi del loro rapporto, di cui lei probabilmente non era neppure a conoscenza.

Ora il quarantaquattrenne, residente in provincia di Como, rischia il processo per stalking, per le telefonate e gli appostamenti sotto casa della ex, e l’incriminazione per revenge porn, per la “diffusione di immagini sessualmente esplicite”, così come previsto dalla norma, l’art 612 ter del Codice Penale.

Nel frattempo è stato raggiunto da un provvedimento restrittivo da parte della magistratura di Monza e Brianza, con obbligo di firma quotidiana nel comune di residenza e divieto di avvicinamento alla ex compagna.

La donna, dopo la fine tumultuosa della relazione, è stata minacciata dall’ex che le ha promesso di “fargliela pagare”, prima di iniziare a ricevere telefonate anonime, anche notturne, e di vedere la propria macchina danneggiata, con anche un biglietto di insulti lasciato sul parabrezza. A dicembre del 2023 la denuncia ai carabinieri, fino al peggioramento della situazione, quando, il 16 e 17 febbraio scorsi, buona parte di Cinisello Balsamo è stata tappezzata di volantini ritraenti proprio la donna in un’immagine sessualmente esplicita, con tanto di dati personali: oltre a nome, cognome e numero di telefono erano infatti scritti anche i profili social e luogo e indirizzo di lavoro della vittima, “condite” da frasi offensive nei suoi riguardi.

È stata, come accennato, una passante a sentirsi in dovere di avvertire la donna, pur non potendo fare null’altro, mostrandosi, come scritto dalla gip Elena Sechi nell’ordinanza, “estremamente solidale, in relazione alla gravità della condotta ai suoi danni”. A far risalire all’identità dell’autore del gesto, invece, le indagini dell’Arma di Cinisello, che, dopo aver raccolto transiti in entrata e uscita della vettura dell’uomo, tabulati telefonici, lo hanno alla fine bloccato dopo un controllo lo scorso 12 marzo, quando si trovava di nuovo in prossimità di casa della ex, con altri ritagli, custoditi in una busta.

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