Christian Sodano è rinchiuso nel carcere di Latina, dopo la convalida del fermo da parte del giudice delle indagini preliminari, per il duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, mamma e sorella della ex fidanzata, uccise dal maresciallo della Guardia di Finanza nella loro casa di Cisterna di Latina nel pomeriggio dello scorso 13 febbraio.

Mentre per il ventisettenne duplice omicida si profila anche il trasferimento in un carcere militare, emergono dettagli inquietanti dalle chat fra lui e la ex, Desyrée Amato, che spingono gli inquirenti a pensare alla premeditazione.

“Domani mi divertirò per bene. Faccio una strage – si legge nei messaggi – Mi devono fermare con l’esercito. Ti farò vedere veramente quanto posso essere cattivo quando uno mi fa talmente male”.

Accuse e minacce che, secondo chi sta conducendo le indagini, chiarirebbero che le intenzioni di Sodano erano esplicite fin dal principio: “Non sono Dio per giudicare una persona, ma visto che Dio mi ha tolto quelle più care [i genitori, ndr.] ne porterò anche io a Dio. E ne porterò molte”.

Sodano, del resto, secondo le ricostruzioni aveva già dimostrato una tendenza alla possessività, che era stata alla base della scelta di Amato di lasciarlo, dopo alcuni mesi di relazione. L’ultimo alterco con la ragazza proprio in chat: “Dicevi di amarmi e hai mentito fino a ieri che continuavi a scrivermi ti amo”, scrive lui, mentre lei risponde “Perché non lo dicevi alla tua ex ti amo?”. “Dopo tutto quello che faccio per te – è la replica del finanziere – Ti giuro per tutto il male che mi stai facendo te ne farò veramente tanto. Fosse l’ultima cosa che faccio, ormai non mi frega nulla”.

E ancora: “Devi soffrire quanto sto soffrendo io. Sei solo una falsa”; “Mi hai rovinato la vita. Mi hai fatto innamorare”; “Ti farò vedere veramente quanto posso essere cattivo quando uno mi fa talmente male. Perché non me lo merito dopo tutto quello che ti ho dato”.

Frasi a cui Desyrée Amato rispondeva spiegando “Anche io lo sono stata [innamorata, ndr.] ma quando ti accorgi che ti senti strana ti devi fermare”.

Nella cronologia dei messaggi anche una foto in cui Christian Sodano mostra la mano rotta dopo aver preso a pugni un muro per la rabbia. E altre minacce: “Ma domani ti giuro succederà un casino. Quanto è vero Dio. Mi devono fermare con tutto l’esercito. Mo basta. Non si scherza più. Poi mi posso pure toglie la vita. Ma faccio una strage. Buona serata. Sei tu che mi hai ridotto così perché avrei dato tutta la mia vita per te”.

Inutili le parole di conciliazione dell’ex, che parla di libertà di scelta, messaggi a cui l’assassino risponde dicendo “Infatti tu hai scelto. A ogni scelta le proprie conseguenze. Tranquilla, domani mi divertirò io per bene. Ti piace farmi soffrire, perfetto. Ti puoi tenere sia il mio maglione che i soldi dell’acconto. Tanto ti serviranno a ben poco”.

Le conversazioni sono state cancellate dal cellulare del ventisettenne poco prima del suo arresto, ma sono comunque state recuperate dagli inquirenti. In chat anche le promesse di Sodano di cambiare e di dare un freno alla sua morbosità nei confronti della fidanzata: “Sono pronto ad accettare tutto per te perché sei la mia vita. Sono pronto a non fare problemi se anche di sabato a volte vuoi stare con Ylenia, se qualche volta vuoi andare a lavorare ballando per Cesar. Sei il mio cuore e non ti voglio perdere”.

Nell’auto di Sodano gli investigatori hanno rinvenuto anche sacchi neri dell’immondizia, del nastro adesivo e un manganello telescopico, che hanno fatto pensare a un’idea iniziale di rapimento, ma che i suoi legali hanno spiegato essere utili al ragazzo per andare a pesca. Dopo il duplice omicidio il ragazzo si è dato alla fuga a bordo della sua Audi A3, venendo fermato da una pattuglia per eccesso di velocità; le forze dell’ordine lo hanno però lasciato andare, senza che lui confessasse quanto aveva appena fatto, raggiungendo in seguito casa dello zio – dove è stato arrestato – a cui ha raccontato tutto. Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, 49 e 19 anni, sono state uccise con l’arma d’ordinanza del giovane maresciallo.

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