La tragica morte di Paolo Pasqualini, sbranato da tre Rottweiler, ha riportato l’attenzione di tutti sull’importanza di sapersi comportare in caso di aggressione da parte di cani. L’educatore cinofilo Simone Parrinello, iscritto all’albo FISC, ha evidenziato alcuni comportamenti da assumere in queste situazioni. E sono decisamente controintuitivi.

“La prima regola da seguire è quella di evitare il conflitto, bisogna reagire solo se si è messi alle corde, ovvero quando non c’è più nulla da fare”, ha detto Parrinello a Today. “Se dei cani vengono verso di noi con fare aggressivo, la cosa migliore da fare è fermarsi e immobilizzarsi: istintivamente tendiamo ovviamente a scappare, magari sbracciando, ma in quel modo è più facile che si attivi la funzione predatoria dell’animale”.

In questa situazione, ha specificato Parrinello, la decisione dipende principalmente dall’ambiente circostante. Se, ad esempio, ci si trova vicino alla propria auto e si pensa di poterla raggiungere facilmente, potrebbe essere più vantaggioso salirci in modo rapido. Tuttavia, è sempre consigliabile evitare di correre, tranne in rari casi eccezionali.

“Un’altra cosa che si può fare è iniziare a muoversi molto lentamente evitando l’incontro frontale, mettendosi in una posizione laterale rispetto all’animale e tenendo le mani lungo i fianchi senza sbracciare in nessun modo e senza incrociarle, mostrando una chiusura che potrebbe essere letta come una preparazione allo scontro”, ha continuato l’educatore cinofilo.

Se si hanno degli oggetti a portata di mano, come uno zainetto, è anche possibile lanciarli lontano per distrarre il cane, ha specificato Parrinello. Questo potrebbe attirare l’attenzione dell’animale verso l’oggetto, facendolo allontanare. Potrebbe anche fungere da buon diversivo per allontanarsi mentre il cane è distratto.

Secondo Parrinello, comunicare con cani, così come con gli animali selvatici come orsi e lupi, richiede un linguaggio corporeo che trasmetta tranquillità e eviti conflitti. Anche noi utilizziamo questo tipo di comunicazione, spesso sottovalutata, che include gesti e posture.

“Infine, non bisogna mai incrociare lo sguardo: nel mondo della comunicazione canina, girare lo sguardo rientra in quelli che vengono definiti ‘segnali calmanti’, è una gestualità che i cani utilizzano tra loro, ma possiamo applicarla anche noi”, ha concluso Parrinello.

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