Si può vivere e morire in tanti modi. David Sassoli ha combattuto e lavorato fino all’ultimo possibile istante, informandosi, partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili“. Così inizia il lungo post con cui lo staff di David Sassoli dice addio al Presidente del Parlamento Europeo, scomparso nella notte tra il 10 e l’11 gennaio.
Un uomo che, al di là di qualsiasi idea e convinzione politica (e non), si è sempre distinto per la sua umanità e la sua professionalità.
Caratteristiche che hanno fatto di lui un uomo dai principi e dai valori umani, come lealtà, integrità, rispetto ed educazione, così profondi da influenzare in tutto e per tutto anche la sua vita professionale, da quella di giornalista a quella di politico. Chi lo ha conosciuto parla di David Sassoli come di una persona onesta, affidabile e soprattutto autorevole. Una virtù, quest’ultima, che oggi si fatica a ritrovare tra gli esponenti della classe politica; ma il Presidente del Parlamento Europeo ha dimostrato che possiamo ancora avere fiducia in un’Europa, e in un’Italia, migliore.
“In questo momento così triste per tante e tanti cittadini italiani ed europei resta, intatta, la forza dei suoi insegnamenti e delle sue indicazioni: mai fingere, mai alimentare polemiche, spirali, pregiudizi, pettegolezzi, meschinità. Principi personali così profondi da plasmarne, con tratto inconfondibile, anche la pratica e probabilmente la stessa teoria dell’agire politico. Principi semplici quanto assolutamente inderogabili, da cui non deflettere in alcun caso. Per nessun motivo. […] Paradigma di stile, riservatezza, sobrietà. E di una merce rara, nella temperie della politica contemporanea: l’autorevolezza. Politica e morale”.
Sono le parole con cui chi è stato vicino a Sassoli lo ha voluto ricordare, a poche ore dalla sua morte, causata dalle complicazioni di una grave polmonite da legionella. Malattia di cui il Presidente aveva voluto parlare pubblicamente con un video condiviso sui social il 9 novembre 2021, in cui ha raccontato di essere stato ricoverato in ospedale a seguito di una ricaduta. E poco dopo Natale, ecco che un’ulteriore complicanza l’ha costretto ad un altro ricovero, di cui però non ha voluto far sapere nulla, almeno fino al 10 gennaio.
Ma David Sassoli non ha mai smesso, nemmeno quando le sue condizioni di salute sono diventate critiche, di credere nel suo lavoro e nel suo “sogno dell’Europa“.
L’ultima sua preoccupazione era stata, qualche giorno fa, che tutto funzionasse bene nel passaggio istituzionale tra un presidente e l’altro alla prossima plenaria, a Strasburgo“, ha detto il suo portavoce Roberto Cuillo a SkyTg24. Un uomo, Sassoli, che lascia un vuoto incolmabile nella politica europea e italiana, ma non solo. Perché è stato un uomo che ci ha permesso di vedere quella parte di Italia che troppo spesso tendiamo a dimenticare, ma che esiste: un’Italia migliore.
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