Donald Trump ha parlato il 20 luglio a Gran Rapids, in Michigan, in quello che è stato il suo primo comizio dopo il fallito attentato alla sua vita del 13 luglio, in cui un ragazzo di nome Thomas Crooks ha sparato all’ex presidente, prima di essere ucciso a colpi di arma da fuoco da un cecchino dei servizi segreti.

Durante il comizio a Gran Rapids Donald Trump, candidato repubblicano alla presidenza, che ha abituato i suoi elettori a toni aggressivi e parole violente contro i suoi avversari (ha parlato di Joe Biden come di un “truffatore”, il “peggior presidente di sempre” e un “fallito”), ha insultato la vicepresidente Kamala Harris, e da tutti considerata la successora dell’uscente presidente Joe Biden. Prevedendo, infatti, che Harris sarà la candidata alla presidenza dei democratici, non ha perso l’occasione di rivolgerle parole sessiste: “Io la chiamo “laughing Kamala” (Kamala che ride, in italiano). Avete visto come ride? Kamala è pazza, è fuori di testa”, ha dichiarato Donald Trump (QUI il video), scatenando tristemente un brusio di risate nel suo pubblico.

Il sessismo di Donald Trump, durante il comizio, era evidente. L’ex presidente, infatti, ha chiamato la vicepresidente solo per nome, soltanto “Kamala”, per tutto il tempo, e le ha già trovato un soprannome, “Laughing Kamala”, per sminuirla ulteriormente, facendo riferimento a un dettaglio fisico della donna. Non è la prima volta, tra l’altro, che Donald Trump dà della “pazza” a un’avversaria politica: anche Nancy Pelosi, che Trump ha citato subito dopo aver detto quella frase sessista verso Kamala Harris, ha un soprannome, “Crazy Nancy” (“Nancy la pazza”), datole dal candidato repubblicano.

Donald Trump aveva già mostrato il sessismo, suo e degli americani, nel 2016, quando Hilary Clinton era in corsa per la presidenza. Anche Clinton è stata additata come “pazza” dall’ex presidente molte volte, come ha dimostrato di essere solito fare quando una donna esprime le sue opinioni apertamente.

L’ex presidente ha anche definito la democratica Elizabeth WarrenPocahontas”, in riferimento alle sue affermazioni di discendenza nativa americana.

La lista di donne insultate e screditate da Donald Trump è lunghissima, e fra queste figurano l’ex rivale repubblicana Nikky Haley, chiamata dall’ex presidente “birdbrain”, “cervello di gallina”, e la presentatrice Tv Rosie O’Donnell, di cui ha detto: “Odio quella grassa faccia di maiale”. Senza dimenticare la figuraccia fatta con Marlee Matlin, unica attrice non udente a vincere un Oscar, cui il tycoon diede della “ritardata”.

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