Una giuria di New York ha stabilito martedì che l’ex presidente USA Donald Trump ha abusato sessualmente della giornalista di Elle Jean Carroll in uno spogliatoio di un grande magazzino a New York, 27 anni fa.

Il verdetto dichiara per la prima volta nella storia un ex presidente degli Stati Uniti come un predatore sessuale.

Tuttavia, la sentenza è il risultato di una causa civile e non penale, quindi l’unica sanzione legale che Trump dovrà affrontare è di tipo finanziario, e non dovrà andare in carcere.

Il giudice Lewis A. Kaplan, come riporta la CNN, ha detto alla giuria che il suo verdetto di colpevolezza si basa su due elementi: il primo è che Trump ha sottoposto Jean Carroll a contatti sessuali senza consenso con l’uso della forza e il secondo è che ciò sia avvenuto a scopo di gratificazione sessuale.

La giuria ha deliberato per meno di tre ore, prima di stabilire la colpevolezza di Trump, dichiarandolo non colpevole di stupro, ma responsabile di abusi sessuali verso Carroll.

Donald Trump dovrà ora risarcire circa 5 milioni di dollari di danni compensativi e punitivi: circa 2 milioni di dollari per l’abuso sessuale e quasi 3 milioni di dollari per la diffamazione, avendo bollato Carroll come una bugiarda per mesi.

Dopo il verdetto, mentre veniva accompagnata in auto, Carroll ha detto alla stampa: “Siamo molto felici”.

Trump, dopo la sentenza, ha usato la sua piattaforma Truth Social per continuare a dichiarare di non conoscere Carroll: “Non ho assolutamente idea di chi sia questa donna. Il verdetto è una vergogna – una continuazione della più grande caccia alle streghe di tutti i tempi”.

Nonostante i suoi problemi legali, Trump è in testa con ampi margini nei sondaggi per la nomination presidenziale repubblicana del 2024.

Tuttavia, l’ex presidente si trova ora ad affrontare un crescente pericolo legale.

Il mese scorso, a New York, infatti, Trump si è dichiarato non colpevole di 34 accuse penali per aver falsificato i registri aziendali in merito a un pagamento per il silenzio della pornostar Stormy Daniels durante le elezioni del 2016.

Inoltre, l’ex presidente è anche indagato a livello federale per l’istigazione all’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti, avvenuto nel 2021, da parte dei suoi sostenitori.

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