Ellie Goldstein è stata scelta come brand ambassador per il lancio della prima Barbie con la sindrome di Down, un progetto lanciato dall’azienda statunitense Mattel in collaborazione con National Down Syndrome Society (NDSS) che mira a rendere più inclusivi i giocattoli e insegnare la diversità ai bambini.

Sono così entusiasta che ora ci siano bambole Barbie con la sindrome di Down. Quando ho visto la bambola mi sono sentita così emozionata e orgogliosa”, dichiara l’attivista in un post pubblicato su Instagram e aggiunge: “Significa molto per me che i bambini potranno giocare con la bambola e imparare che ognuno è diverso”.

L’influecer aveva già espresso il suo desiderio di collaborare con tutte quelle aziende che vogliono introdurre nell’industria della moda un modello alternativo di bellezza: “La mia speranza è di continuare a essere un modello per altre persone, di mostrare agli altri che possono entrare in questo settore e che i marchi di moda utilizzino altri modelli con disabilità”, dichiarava in un’intervista su Glamour.

In merito alla campagna di sensibilizzazione lanciata da Mattel, Goldstein lancia un messaggio sull’importanza di condividere con il mondo le diversità che caratterizzano ognuno di noi:

La diversità è importante, perché la gente ha bisogno di vedere più persone come me nel mondo e non nascoste, e Barbie contribuirà a far sì che questo accada.

La nuova bambola, infatti, fa parte di Barbie Fashionistas, una linea di prodotti con l’obiettivo di combattere lo stigma delle disabilità fisiche. Nella stessa catena, sono già stati realizzati alcuni modelli con protesi alle gambe, in sedia a rotelle e con la vitiligine, malattia della pelle.

Come dichiarato sul sito web di Corporate Mattel, il giocattolo è stato prodotto in collaborazione con NDSS per garantire una rappresentazione accurata delle fattezze di una persona con sindrome di Down:

Questa bambola introduce una nuova struttura corporea e facciale per essere più rappresentativa delle donne con sindrome di Down, tra cui un busto più corto (…), un viso più rotondo, orecchie più piccole e il setto nasale piatto, mentre gli occhi sono a mandorla. I palmi della bambola includono anche una singola linea, una caratteristica spesso associata alle persone con la sindrome di Down.

La Barbie indossa un vestito con maniche a sbuffo, ornato da un motivo floreale con alcune farfalle gialle e blu, i colori tradizionalmente associati alla sindrome di Down e, in merito al lancio del nuovo progetto, si pronuncia anche Lisa McNight, vicepresidente esecutivo e responsabile globale di Barbie&Dolls Mattel che, sempre sul sito dell’azienda, dichiara:

Barbie svolge un ruolo fondamentale nelle prime esperienze di gioco di un bambino e ci stiamo impegnando per fare la nostra parte nel combattere questo stigma sociale attraverso il gioco.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!