Covid, con Eris e Pirola il virus torna a colpire i polmoni. Cosa aspettarsi
In aumento i contagi covid in tutta la penisola, ecco cosa sappiamo finora sulle due nuove varianti.
In aumento i contagi covid in tutta la penisola, ecco cosa sappiamo finora sulle due nuove varianti.
Sono due le nuove varianti Covid in circolazione nelle ultime settimane: Eris e Pirola, questi i loro nomi, sono le mutazioni del virus che hanno causato un’impennata dei contagi nelle ultime settimane di agosto 2023, e che per questo sono state maggiormente attenzionate dalla comunità scientifica.
Dal 31 luglio al 27 agosto, infatti, si sono registrati oltre 1,4 milioni di casi Covid-19 nel mondo, con 1.800 decessi. Sono questi i dati riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che calcola un aumento del 38% dei contagi e una diminuzione del 50% delle morti rispetto ai 28 giorni precedenti. L’Italia si posiziona al secondo posto per numero di contagi, con 26.998 casi, un +81% rispetto alle settimane precedenti, anche se per ora gli ospedali non danno segni di cedimento.
Ma vediamo cosa sappiamo finora sulle due nuove varianti. EG.5, il cui soprannome è Eris, è la variante prevalente nell’ultimo periodo, e i suoi sintomi sono quelli che già conosciamo: febbre, mal di gola, tosse, mal di testa, affaticamento e dolori muscolari. Particolarità di questa variante è, secondo una ricerca condotta dall’Università di Tokyo, la sua maggior capacità di infettare i polmoni, motivo per cui risulta in questo momento la variante maggiormente presente tra la popolazione. Questo potrebbe tradursi anche, in alcuni pazienti, in manifestazioni sintomatiche più gravi.
BA.2.86 invece, ribattezzata Pirola, risulta meno contagiosa delle altre varianti in circolazione: lo confermano i primi risultati di due studi, uno dell’Università di Pechino e un altro del Karolinska Institutet di Stoccolma. Pare che questa variante, sulla quale si erano concentrate le attenzioni della comunità scientifica nelle ultime settimane, a causa dell’elevata quantità di mutazioni, non sarà quindi la nuova Omicron, variante che si era diffusa nel novembre 2021 e che aveva causato un’impennata dei contagi. Buone notizie dunque, anche se sembrerebbe che Pirola sia capace di sfuggire all’immunità sviluppata dal vaccino o da precedenti infezioni. Non sappiamo ancora, inoltre, se causi sintomi più gravi rispetto alle altre varianti.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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