Con una nota diffusa dalla Regione Umbria, i ricercatori del laboratorio dell’Azienda ospedaliera di Perugia hanno comunicato che dei soggetti colpiti dalla variante Covid Kraken nessuno è ricoverato, mentre dei due soggetti colpiti dalla variante Orthrus uno, anziano, è ricoverato.

I soggetti colpiti dalle nuove varianti Covid appartengono ai distretti di Usl Umbria 1 e 2. I casi sono stati individuati grazie al sequenziamento fatto la settimana scorsa dal laboratorio di riferimento regionale dell’Azienda ospedaliera di Perugia.

Si tratta di sotto-lignaggi che derivano dalla variante Omicron BA.2 già diffuse in Usa e molti altri Paesi europei” spiegano i ricercatori nella nota diffusa dalla Regione.

Dei soggetti con infezione da Kraken, il cui nome medico è XBB.1.5, nessuno è ricoverato, uno non è vaccinato e due sono vaccinati con sole tre dosi, mentre i due soggetti con Orthrus (variante CH.1.1), continua la Regione, sono entrambi anziani, vaccinati con tre o quattro dosi e uno dei due (con tre dosi di vaccino, molto anziano) è ricoverato.

Casi di Kraken e Orthrus sono stati rilevati anche in Veneto e in Lombardia.

Le nuove varianti sono arrivate in Italia facilitate anche dal susseguirsi dei numerosi spostamenti in occasione del Capodanno cinese. I contagi arrivano principalmente da Stati Uniti e Gran Bretagna, dove i contagi da Kraken e Orthrus stanno aumentando esponenzialmente.

Fabrizio Pregliasco, ricercatore e Professore associato del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute all’Università di Milano, ha spiegato a Repubblica che tra 15 giorni si aspetta “una fiammata di infezioni dalle nuove varianti“.

Come riporta Ansa, nell’ultima indagine dell’Istituto superiore di sanità, risalente al 10 gennaio, sia Orthrus che Kraken erano risultate in crescita a livello nazionale.

Kraken, inoltre, che è caratterizzata dalla mutazione addizionale S486P nella proteina spike, ha mostrato un importante vantaggio di diffusione negli Stati Uniti rispetto alle altre varianti, ma al momento non risultano evidenze riguardo a una maggiore severità dell’infezione.

Per la variante Orthrus, o CH.1.1, stime preliminari condotte nel Regno Unito hanno invece rilevato un vantaggio di contagi rispetto alla variante Omicron BA.5 sotto-lignaggio BQ.1.1 (Cerberus), fino a oggi prevalente nel nostro Paese.

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