Fedez, da sempre attento al tema della salute mentale, ha lanciato una petizione per salvare il bonus psicologo, ovvero il contributo dato dallo Stato per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia. Dopo aver preso il via nel 2022, l’iniziativa ha subìto un drastico taglio ai fondi già nel 2023: gli euro stanziati dal governo sono infatti passati da 25 milioni a 5 milioni, con una previsione di 8 milioni l’anno dal 2024 in poi, una diminuzione ritenuta da molti inaccettabile.

Del resto, Fedez ne aveva parlato già in diretta tv: “Le istituzioni pubbliche, nonostante alcuni passi avanti successivi alla pandemia, non investono ancora sufficienti risorse per la prevenzione e la riabilitazione nel campo della salute mentale” aveva spiegato, ospite a Che tempo che fa, parlando proprio dei tagli al bonus. Poi, aveva aggiunto: “Chiedo che non venga fatto”.

Ed è stato di parola: proprio in queste ore, infatti, il rapper ha lanciato una petizione tramite la sua Fondazione Fedez, società filantropica senza scopo di lucro, sulla piattaforma Avaaz.org, chiedendo maggiori fondi e un decreto di attuazione delle misure già in atto.

La petizione, nel momento in cui scriviamo questo articolo, è stata firmata da 71.000 persone. La richiesta ha avuto una grande eco social, ed è stata rilanciata da diversi personaggi della musica, del cinema e dello spettacolo italiano, tra i quali Francesca Michielin, J-Ax, Roberto Saviano, Tommaso Zorzi, Chiara Ferragni, Cathy La Torre e Jonathan Bazzi. In molti, infatti, avvertono l’urgenza di tali misure e hanno supportato immediatamente l’iniziativa del rapper, ricondividendola nelle proprie storie Instagram. Ma vediamo insieme i dettagli.

 

fedez petizione
Instagram @fedez

Il testo della petizione inizia riportando i dati allarmanti della salute mentale tra i giovani italiani:

In Italia 2 milioni di adolescenti tra i 10 e i 20 anni soffrono di disturbi mentali. Un numero enorme pari al 20% della Gen Z, cioè di tutti i nati tra il 1997 e il 2012. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) indica il suicidio come la seconda causa di morte nel mondo tra i teenager tra i 15 e i 25 anni. L’Istat ha certificato che nel 2021 il 6,2% (l’anno prima erano il 3,2%) dei ragazzi tra 14 e 19 anni, oltre 220mila giovani, erano insoddisfatti della propria vita e vivevano una condizione di cattiva salute mentale.

Poi, la petizione procede appellandosi alle istituzioni:

L’Italia, destinando alla salute mentale poco più di 60 euro a persona, si colloca fra gli ultimi posti in Europa. Nel 2022 è stato previsto il ‘bonus psicologo’, un contributo economico per sostenere le spese relative alle sessioni di psicoterapia (…) Il bonus ha il merito di essere diventato strutturale, ma con un finanziamento drasticamente ridotto che non soddisfa tutte le richieste di aiuto. Inoltre, ciò che manca in questo momento è il decreto attuativo di questa misura che, se non varato nei prossimi 2 mesi, rischia di vanificare l’operazione facendo confluire i fondi previsti nel bilancio generale dello Stato.

Infine, l’appello:

Chiediamo al Governo che vengano varati i decreti attuativi rispetto al bonus psicologo e che, in generale, ci sia un impegno a stanziare maggiori fondi per la salute mentale. È ora che il benessere psicologico di tutti, e dei nostri ragazzi in particolare, diventi una priorità per questo Paese.

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