Il video della (finta) discesa in campo di Fedez in politica

La registrazione del dominio per le elezioni del 2023 di cui si era tanto discusso era solo una trovata per promuovere il suo nuovo album, Disumano. L'ha spiegato in un video sulle sue pagine social facendo un parodia del famoso discorso di Silvio Berlusconi del 1994.

Ebbene sì, quella della discesa in campo di Fedez in politica era soltanto una bufala. Eppure, in molti ci hanno creduto. Probabilmente a causa del costante impegno del rapper nel dare voce a chi ne ha bisogno o del suo schierarsi apertamente a favore o contro determinati ideali, molte testate giornalistiche avevano già riportato la notizia che il nome del cantante sarebbe comparso alle prossime elezioni politiche.

Con un post sulle sue pagine social, però, Fedez ha rivelato che la registrazione del dominio fedezelezioni2023.it di cui tanto si è parlato era una trovata per promuovere Disumano, il suo nuovo album. Il rapper ha infatti pubblicato un video che è una sorta di parodia del famoso discorso nel quale, nel 1994, Silvio Berlusconi annunciava la sua discesa in campo. In giacca e cravatta, alla scrivania di uno studio molto simile a quello in cui era apparso il Cavaliere, Fedez pronuncia il suo discorso: un discorso che riprende in tutto e per tutto quello del leader di Forza Italia, cambiandone però le parole chiave. Come ad esempio quando sostituisce la parola “imprenditore” con “truffatore“, o quando trasforma il “sogno” in un “incubo“.

“L’Italia è il paese che amo. Qui ho le miei radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita il mio mestiere di truffatore. Qui ho appreso la passione per i preti che fanno i tiktoker. Ho scelto di scendere in campo e di frodare la cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese civile, governato da forze mature e da uomini legati a doppio filo ad un passato di conquiste sindacali e di diritti per tutti. Il movimento politico che vi propongo si chiama, non a caso, Disumano. Vi dico che è possibile realizzare insieme un grande incubo, quello di un’Italia sempre più ingiusta, menefreghista verso chi ha bisogno e che nelle recite di fine anno della comunità europea ha il ruolo del cespuglio. Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli un nuovo miracolo italiano”.

Ancora una volta, quindi, Fedez si è preso gioco della politica italiana, di cui parla ampiamente all’interno del nuovo album, ma anche di tutta quella parte di pubblico disposta a credere a qualunque notizia. Nel mirino del rapper, ovviamente, anche la qualità dell’informazione del nostro Paese: è bastato, infatti, un piccolo gesto come quello della registrazione di un dominio per scatenare i giornali, dove sono apparsi titoli che lo davano già candidato alle prossime elezioni. Quel che è certo è che Fedez è riuscito a far parlare di sé e della sua musica.

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