La polizia di Buenos Aires ha avviato un’indagine per omicidio: sembra che l’imprenditore 41enne avesse contratto numerosi debiti nei confronti di un’agenzia fiscale argentina.
Durante lo scorso fine settimana, in Argentina, un gruppo di bambini che giocava vicino al ruscello della città di Ingeniero Budge, a Buenos Aires, ha ritrovato una valigia rossa contenente alcune parti del corpo smembrato di Fernando Pérez Algaba, milionario 41enne residente a Barcellona, in Spagna. I genitori del gruppo di minorenni che hanno rinvenuto il cadavere hanno avvisato la polizia che, proprio in questi giorni, ha avviato un’indagine per omicidio.
Fernando Pérez Algaba, identificato dagli agenti grazie alle impronte digitali e ai numerosi tatuaggi, era atterrato in Argentina da circa una settimana e, nella giornata del 19 luglio 2023, è stato dato per disperso. Quel giorno, infatti, avrebbe dovuto restituire le chiavi dell’appartamento che aveva affittato ma, secondo la testimonianza del proprietario, il 41enne non si è mai presentato all’appuntamento.
Durante il weekend del 22 e 23 luglio, stando a quanto riportato dal quotidiano El País, le autorità di Buenos Aires, all’interno della valigia in questione, hanno trovato le gambe e l’avambraccio di Algaba. Poco dopo, sono riusciti a recuperare anche l’altro braccio della vittima, identificato proprio nel torrente in cui giocavano i bambini che hanno scoperto il cadavere. Mercoledì 26 luglio, inoltre, le forze di polizia hanno rinvenuto anche la testa e il busto del 41enne che, secondo l’autopsia, prima di venire smembrato, è stato colpito tre volte da un’arma da fuoco.
L’imprenditore milionario, proprietario della società Motors Lettuce SRL, negli ultimi anni sembra sia stato coinvolto nel trading delle cryptovalute, contraendo numerosi debiti nei confronti di un’agenzia fiscale argentina: un fatto che, secondo le autorità, potrebbe coincidere con il movente del presunto omicidio.
L’uomo d’affari, inoltre, come riportato da La Nación, aveva lasciato una nota sul proprio telefonino confermando la difficile situazione finanziaria in cui si trovava, causata dall’ingente quantità di denaro investita in cryptovalute.
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