Da Ava a Elliott, la figlia di AJ McLean cambia nome: "La sostengo al milione %"

Il cantante dei Backstreet Boys ha rivelato che non si tratta di una scelta legata al genere. "Voleva qualcosa di unico che nessun'altro aveva. Non ci ho visto nulla di male", ha dichiarato Rochelle Mclean, la madre.

La figlia maggiore di AJ McLean, il cantante dei Backstreet Boys, ha deciso di cambiare nome. Da Ava – un nome molto diffuso negli Stati Uniti – ha scelto di diventare Elliott, con due T, come ha sottolineato la madre e moglie del musicista, Rochelle DeAnna McLean. Nonostante abbia ammesso che ci vorrà tempo per abituarsi, il padre ha dichiarato di volere sostenere sua figlia (9 anni) in tutte le sue scelte.

Il cantante ha spiegato che non si tratta di una transizione di genere. A People ha dichiarato:

Quando mia figlia ha chiesto di cambiare il suo nome in Elliott, inizialmente non sapevo se fosse una cosa transgender, cosa che non è, ma è una scelta personale. È il suo corpo, è il suo nome, è tutto per lei. Ed è ancora Ava. Sarà sempre Ava per me. Ma allo stesso tempo, qualunque siano le sue ragioni, sono sue, e la sosterrò al milione per cento, così come lo farà anche mia moglie.

AJ McLean ha poi raccontato il momento in cui, un anno prima, sua figlia gli aveva comunicato di non essere troppo contenta del suo nome: “Papà, mi sento come se il mio nome non fosse tanto unico e originale. Ci sono molte Ava a danza e molte Ava a scuola“, aveva detto la bambina.

I fan avevano notato il suo cambiamento di nome quando Rochelle McLean aveva pubblicato su Instagram una foto del rientro a scuola delle figlie. La più piccola, Lyric, teneva in mano il palloncino con la scritta “Il primo giorno di asilo di Lyric“, mentre su quello della maggiore si leggeva: “Il primo giorno di quarta elementare di Elliott“.

La cosa era parsa strana ad alcuni follower che avevano chiesto spiegazioni nei commenti. La madre allora aveva risposto in una stories:

Voleva qualcosa di unico che nessun’altro aveva (ci sono così tante Ava). Non ho visto nulla di male nel rispettare il suo desiderio di essere unica. È un po’ strano che i genitori scelgano i nomi dei bambini alla nascita e si aspettino che si identifichino per sempre in quella persona.

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