"Funny Woman" e quelle donne per cui far ridere è più importante di sedurre

Tratta da un bestseller di Nick Hornby, la serie tv dedicata alla reginetta di bellezza che sogna di diventare una comica si iscrive in quel genere tracciato da Lucille Ball, star delle sitcom anni Cinquanta a cui tante altre attrici che hanno consacrato la propria carriera alla comicità si sono ispirate.

Bellezza e comicità sono davvero così incompatibili come vuole quell’universo televisivo messo in scena in Funny Woman? La serie tv è ambientata nel Regno Unito a guida del partito laburista di Harold Wilson (primo ministro dal 1964 al 1970), fautore di una liberalizzazione delle leggi sulla censura, il divorzio, l’aborto e l’omosessualità, oltre ad abolire la pena capitale e a fermare la discriminazione contro le donne e le minoranze etniche.

A Londra sono gli anni dei Beatles (invitati nel 1965 a Buckingham Palace per ricevere dalla regina Elisabetta l’onorificenza di Member of the Order of the British Empire), della minigonna di Mary Quant, di The Shrimp (gamberetto), come era soprannominata la supermodella Jean Shrimpton, della moda unisex che infrangeva i rigidi confini di genere dell’abito, delle boutique di Carnaby Street.

Una società in piena rivoluzione ma non abbastanza da dar credito come attrice comica a una bionda ex reginetta di bellezza: Barbara Parker, figlia della working class del nord britannico (Blackpool, da dove viene, si affaccia sul mar d’Irlanda, a nord di Manchester), è poco credibile secondo chi la circonda non solo per le sue origini ma soprattutto per le sue curve.

Quello che sembra più difficile da far accettare al patriarcato, oggi come ieri, è che una donna piacente sia in grado di mettere da parte la propria bellezza in nome di una passione. Barbara è bellissima e sta per sposare Aiden, il bel macellaio di Blackpool che la adora, ma per sé stessa vuole di più di una vita fatta di monotonia e di un matrimonio senza amore. Una volta arrivata a Londra, però, trova una città dove le donne sperimentano nuovi ruoli e una nuova libertà ma per una ragazza che vuole puntare sull’ironia e non sul suo aspetto fisico, che vuole fare l’attrice comica e non la soubrette, la strada è ancora tutta da spianare.

Non a caso, modello e fonte di ispirazione – per lei come per tante attrici dopo di lei – è Lucille Ball, protagonista e ideatrice di Lucy ed io, situation comedy statunitense in onda sulla CBS dal 1951 al 1957. Stella di prima grandezza, tanto che nel 2021 il regista Aaron Sorkin le ha dedicato il film Being the Ricardos, con Nicole Kidman e Javier Bardem (disponibile su Prime Video), l’attrice americana durante la sua carriera ha dimostrato un talento comico incredibile nei panni della goffa e intraprendente casalinga sposata a un musicista in una delle sitcom più famose della storia della tv, celebre non solo per gli ascolti record collezionati durante la sua messa in onda ma anche per aver fatto apparire per la prima volta sul piccolo schermo una donna incinta (negli anni Cinquanta nei puritanissimi Stati Uniti la parola “pregnant” non poteva neanche essere pronunciata). Anche lei ex modella, aveva messo senza indugio la propria fisicità a disposizione di quella comicità slapstick fatta di torte in faccia e bucce di banana, nonché la sua espressività facciale al servizio di esilaranti primi piani con l’unico scopo di strappare una risata al suo pubblico.

Funny Woman Serie
Gemma Arterton è Barbara Parker in Funny Woman serie tv Sky Original (Courtesy Press Office)

Perché vedere Funny Woman

La nuova serie Sky Original sulla reginetta di bellezza di Blackpool che sogna di diventare una grande attrice comica si muove in un terreno già battuto dalla fortunata The Marvelous Mrs Maisel, serie Amazon Prime Video che a maggio del 2023 è andata in onda con l’ultimo episodio, acclamato dalla critica e osannato dal pubblico. Se però le 5 stagioni con Rachel Brosnahan nei panni di Midge Maisel potevano contare su una sceneggiatura serrata e scoppiettante, in Funny Woman tutto si regge soltanto sulla protagonista, interpretata dalla brava Gemma Arterton. Barbara Parker vuole diventare una star della commedia, ma deve superare i pregiudizi sulla sua bellezza e deve battere in astuzia legioni di uomini lascivi. Arterton, dalla sua, interpreta il ruolo con disinvoltura, ma ha a che fare con dialoghi artificiosi e personaggi intorno piatti e poco interessanti, malgrado la sceneggiatura sia un adattamento da un bestseller a firma di Nick Hornby (qui sceneggiatore e produttore esecutivo).

Certo siamo lontani da gioielli come Fever Pitch (che ha ispirato un film nel 1997 e uno nel 2005) o come Alta fedeltà (pubblicato nel 1995 e adattato per il grande schermo nel film omonimo di Stephen Frears, nel 2006) e About a Boy (del 2002 e adattato nel film omonimo con protagonisti Hugh Grant e un giovanissimo Nicholas Hoult), ma la pur brava Morwenna Banks (sceneggiatrice a cui si deve anche la bella serie Apple Tv con Gary Oldman Slow Horses) poteva fare decisamente più e meglio. Indubbio che la versione italiana paghi un doppiaggio imbarazzante, che rende l’accento del North England della Barbara Parker di Gemma Arterton in uno strano vocalizzo, molto sciocco.

Eppure, la Swinging London non manca di incantare, soprattutto grazie al guardaroba dell’attrice (disegnato per lei dalla costumista Pam Downe) e alla scintillante colonna sonora, che spazia tra brani celeberrimi come Downtown di Petula Clark, Les Temps de l’Amour di Françoise Hardy e These Days di Nico. Insomma, Funny Woman non si può di sicuro annoverare tra le serie imperdibili ma resta un prodotto divertente.

Funny Woman Serie
Matthew Beard, Leo Bill e Gemma Arterton in Funny Woman serie tv Sky Original (Courtesy Press Office)

Scheda della serie tv

Tratta da Funny Girl, romanzo di Nick Hornby uscito nel 2014 (edito in Italia da Guanda), Funny Woman, serie tv Sky Original (disponibile su Sky e su NOW dal 2 giugno 2023), racconta l’industria televisiva della Londra anni Sessanta.

Barbara Parker è una reginetta di bellezza: appena incoronata Miss Blackpool decide di trasferirsi a Londra per entrare nel mondo della commedia. Riuscire a recitare in una sitcom, però, si rivelerà più complesso di quanto potesse immaginare.

Nel cast anche Tom Bateman, nei panni di Clive, partner di Barbara nella sitcom, Arsher Ali interpreta Dennis, il produttore dello show. Rupert Everett è Brian, l’agente di Barbara che la aiuta a farsi strada, e Alexa Davies è Marjorie, la sua coinquilina.

I sei episodi sono scritti da Morwenna Banks e diretti da Oliver Parker.

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