Nasce GADOSoS, la piattaforma che supporta le donne operate al seno. Le testimonianze

A Torino è nata la piattaforma GADOSoS, che intende sostenere tutte le donne operate al seno e i loro familiari e caregivers. Ecco le importanti testimonianze delle professioniste che hanno preso parte al progetto

A Torino è stata ideata e lanciata la piattaforma GADOSoS, un’iniziativa online che offre un prezioso sostegno iniziale alle donne sottoposte a interventi al seno e ai loro famigliari e caregivers.

Il nome “GADOSoS” deriva dall’Associazione “GADOS ODV Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno”, un’organizzazione dedicata ad accompagnare le donne durante il difficile percorso di malattia e a migliorare la loro qualità di vita.

GADOS (che ha pensato a questa iniziativa dopo la pandemia di Covid 19, durante la quale le interazioni medico/paziente avvenivano soprattutto online) mira a fornire un servizio sempre più completo ai suoi utenti, consentendo ai professionisti di instaurare con i pazienti un “rapporto uno a uno”. Questo legame potrà eventualmente continuare, qualora entrambe le parti lo desiderino.

“L’Associazione nel tempo ha riscontrato una generalizzata difficoltà a trovare un supporto specialistico di primo sostegno durante il percorso della malattia”, ha spiegato Rossella Noto, Presidente di GADOS.

Per rispondere a questo bisogno, GADOS ha scelto uno strumento innovativo, che si appoggia ai mezzi di comunicazione moderni per far dialogare specialisti e pazienti senza porre necessariamente un confine geografico, riduce drasticamente costrizioni di orario e limita i tempi di attesa, tipici del settore sanitario”.

E non è tutto, come ha aggiunto Noto, “GADOSoS permette anche alle/ai pazienti di prenotare in autonomia gli appuntamenti evitando l’intermediazione di centralini o segreterie, velocizzando così il processo e limitando la potenziale ansia data dalla condizione di malattia”.

Iscrizione utenti e professionisti

Per accedere alla piattaforma, è necessario completare due passaggi fondamentali. In primo luogo, occorre effettuare il pagamento della quota associativa annuale di 20€ e diventare soci di GADOS per l’anno in corso. In seguito, verrà attivato il profilo dell’Utente, che potrà procedere alla registrazione su GADOSoS attraverso il sito ufficiale del Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno (GADOS). Durante la registrazione, l’Utente fornirà le informazioni personali richieste, come nome, cognome, indirizzo email e numero di telefono.

L’iscrizione alla piattaforma per i professionisti è un processo differente, in quanto non richiede di diventare soci di GADOS né di pagare la quota associativa. Al posto di ciò, i professionisti dovranno caricare il proprio curriculum vitae e fornire il numero di iscrizione all’albo professionale.

Questi documenti saranno visibili esclusivamente all’Associazione, che li verificherà attentamente prima di accettare il professionista sulla piattaforma. Questa procedura rappresenta una garanzia di professionalità per l’utenza, in quanto assicura che solo professionisti qualificati siano parte del servizio offerto.

L’iniziativa è stata accolta positivamente da moltissime professioniste, che hanno quindi voluto aderire al progetto. Di seguito, le testimonianze di queste donne.

Sara Gentile, dietista

Ho deciso di aderire a GADOSoS per poter aiutare persone che ne hanno bisogno e per diffondere quanto più possibile le informazioni relative al mio ambito lavorativo, il mondo della nutrizione. Consiglio ai miei colleghi di aderire a questo progetto per contribuire ad ampliare la rete di professionisti a cui Gados fa riferimento e per vivere delle belle esperienze a contatto con tutti gli associati di questa onlus.

Raffaella Borio, psicologa

Ho scelto di aderire a GADOSoS prima di tutto perché è un servizio gratuito rivolto a coloro che hanno incontrato la cruda realtà della malattia oncologica. È un servizio che per esempio, nel caso di psicologi e psicoterapeuti, propone tre colloqui a titolo gratuito per avviare un’analisi dell’accaduto e trarne primi effetti di alleggerimento del trauma. Ho aderito in quanto la piattaforma rappresenta un progetto dal grande valore umano, un contenitore di accoglienza e informazioni utili quando si è costretti ad intraprendere la via delle cure.

Inoltre, consente di mettere a disposizione le proprie competenze per supportare soggetti in difficoltà, attraverso iniziative concrete e facilmente accessibili. Personalmente ho il desiderio di mettere al riparo le donne, o chiunque si trovi davanti a diagnosi difficili, interventi e mutilazioni, da eccessi di sconforto e dalla resa. Gados con questo progetto si muove nell’ottica di prevenire cadute psicopatologiche e di promuovere la vita con i suoi effetti di benessere.

Consiglio di aderire al progetto perché significa creare ulteriori spazi di ascolto attento e di confronto per e tra gli utenti e trasmettere il valore terapeutico della parola e dell’informazione, ottimizzare il proprio tempo e mettere a disposizione le proprie esperienze cliniche, avendo per i professionisti in ritorno l’ampliamento dei contatti e della rete di conoscenze. Constatavo insieme al Direttivo di GADOS che di recente che le domande di colloqui sono in aumento e questo testimonia che la condivisione è un valore aggiunto perché rende meno insormontabili le difficoltà imposte dalla malattia.

Chiara Ramadoro, fisioterapista e insegnante di pilates

Ho aderito a GADOSoS perché sono sempre stata interessata fin dai tempi dell’università al tema della donna. Ho sempre cercato di occuparmi di donne già con il tirocinio della tesi, la maggior parte delle mie pazienti e clienti di pilates è donna e come fisioterapista mi è capitato di incontrare nel mio percorso professionale molte persone con esperienze di tumore al seno,
di diversa età, con diversi problemi, ma tutte con le stesse esigenze. Purtroppo mi è anche capitato di notare che c’è molta confusione nel comprendere cosa si può o non si può fare come movimenti e/o attività fisica, sia durante le cure che dopo l’operazione.

Ho seguito una formazione Ecm sulla breast unit presso l’Ospedale Molinette di Torino e nonostante le informazioni mediche di diagnosi, terapia farmacologica e di interventi chirurgici siano state molto importanti, non si è toccato se non marginalmente, in un solo incontro, cosa si può fare per il benessere psicofisico della donna.

Nella mia pratica clinica incontro donne estremamente confuse perché nessuno le ha informate su cosa possano fare o non fare: linfodrenaggio sì o no, pilates, yoga, camminare, addirittura non parlano di fisioterapia per il trattamento delle cicatrici, di riequilibrio posturale, massaggio decontratturante. Per questo sono convinta dell’estrema importanza delle associazioni come Gados, per supportare le donne mettendo a disposizione personale formato e competente in grado di seguire, consigliare e rassicurare.

Sono estremamente convinta che ristabilire una consapevolezza corporea sia importante per tutti, ma a maggior ragione per le donne che devono attraversare un percorso di cura molto invasivo. Il benessere psicofisico significa anche recuperare i movimenti e sentirsi bella e sicura di potersi di nuovo muovere in attività che non siano solo di riabilitazione. Consiglierei assolutamente ai colleghi di aderire a GADOSoS perché peno ci sia forte bisogno di professionisti aperti al dialogo e disponibili a mettersi al servizio di persone che hanno estrema necessità di accoglienza e rassicurazioni, anche rispetto la possibilità di fare attività motoria.

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