Giornalista, scrittrice, amante della musica, Gaia Servadio si è spenta a Roma, dove si trovava da qualche tempo, all’età di 83 anni. Londinese d’adozione, viveva da più di mezzo secolo nella capitale britannica. Nata a Padova nel 1938 a diciott’anni aveva cominciato a viaggiare per il mondo, soprattutto in Russia e in Medio Oriente.

Nel corso della sua carriera ha pubblicato ben 37 libri, il primo dei quali, il romanzo satirico Tanto gentile e tanto onesta del 1967, edito da Feltrinelli, è stato tradotto in otto lingue. Come reporter aveva seguito la guerra dei Sei Giorni in Israele. Ha scritto per La Stampa, il Corriere della Sera, il Times e l’Observer, e girato documentari per la Rai e per la Bbc.

Come riporta La Repubblica, Gaia è stata sposata dal 1961 al 1989 con lo storico britannico William Mostyn-Owen: dal matrimonio sono nati tre figli, Owen, Allegra – diventata la prima moglie dell’attuale primo ministro Boris Johnson – e Orlando. Si è poi risposata con Hugh Myddelton Biddulph, discendente di una famiglia aristocratica che ebbe la proprietà del Times.

Grande appassionata di musica classica e lirica, ha fatto parte dell’esecutivo della London Symphony Orchestra, ha affiancato Abbado nell’organizzazione del Festival Mahler and the Second School of Vienna e ha collaborato con il Teatro Massimo di Palermo. È stata insignita del titolo di Cavaliere Ufficiale della Repubblica dal presidente Sandro Pertini e di quello di Commendatore dal presidente Giorgio Napolitano.

L’ultimo romanzo della scrittrice, Giudei, è stato pubblicato da Bompiani nel 2021. In questo recentissimo racconto la storia segue le vicende di due famiglie lungo tutto un secolo, due famiglie, profondamente italiane ed ebraiche, che con l’arrivo delle leggi razziali, si ritrovano senza lavoro, spogliate della loro dignità e di ogni speranza.

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