Giappone, arriva l'app per spingere le persone a fidanzarsi e a fare figli
Tokyo e Kyoto stanno per lanciare un'app di dating pensata per invitare le persone a sposarsi e fare figli, per contrastare la denatalità.
Tokyo e Kyoto stanno per lanciare un'app di dating pensata per invitare le persone a sposarsi e fare figli, per contrastare la denatalità.
Le app di dating sono ormai una realtà consolidata per le persone alla ricerca dell’anima gemella o anche solo dell’avventura di una sera, ma finora nessuno aveva mai pensato di “istituzionalizzarle” per dare un freno alla crisi demografica.
È invece quanto sta accadendo nelle amministrazioni comunali di Tokyo e Kyoto, in Giappone, che stanno sfruttando il metaverso proprio per far nascere nuove coppie che possano procreare e arginare così la diminuzione della natalità.
Nel Paese del Sol Levante, infatti, negli ultimi decenni la natalità è in costante diminuizione, con conseguenze ovviamente rilevanti sulle dinamiche sociali ed economiche; questo va di pari passo anche con la sempre maggiore diminuzione di relazioni: i dati ufficiali sulla popolazione raccontano cche nel 2020 ci sono stati 504.930 matrimoni a livello nazionale, la metà circa rispetto al 1972.
Secondo l’Istituto nazionale di ricerca sulla popolazione e la sicurezza sociale del Giappone, Tokyo nel 2020 ha registrato la percentuale di persone mai sposate più alta rispetto a qualsiasi altra città della nazione, con il 32,15% degli uomini e il 23,79% delle donne.
Per questo motivo la capitale nel 2024 lancerà una vera e propria applicazione di matchmaking, gestita da una società privata, che potrà essere usata non solo dai residenti, ma anche da chi lavora o studia lì; per assicurarsi che gli utenti non siano sposati il servizio ufficiale di dating richiederà la documentazione delle loro città di provenienza, in modo da scoraggiare eventuali uomini e donne già impegnati/e.
Per educare gli utenti ai comportamenti corretti da tenere sull’applicazione, al fine di evitare abusi e messaggi inappropriati, inoltre, l’amministrazione comunale terrà un vero e proprio corso di aggiornamento.
Non è la sola cosa che gli enti nipponici fanno per incentivare le relazioni: già da tempo collaborano infatti con piattaforme virtuali per creare luoghi nel metaverso in cui i cittadini possano socializzare e innamorarsi, partecipando persino a simulazioni di attività di coppia.
Per gli abitanti di Kyoto, ad esempio, il metaverso sta diventando una modalità sempre più diffusa per trovare una persona, senza necessariamente doverla incontrare fisicamente; la città giapponese, nel novembre scorso, ha ospitato il suo primo evento di matchmaking in realtà virtuale nell’ambito del programma di supporto per coloro che si sarebbero trasferiti in città, in collaborazione con Memoria VR, una startup di Tokyo specializzata proprio in servizi di incontri virtuali.
Dei 25 uomini e 10 donne che si sono candidati, metà dei quali proveniva da fuori Kyoto, dieci sono stati selezionati casualmente, dando vita a quattro nuove coppie alla fine dell’evento, che continueranno a partecipare ad altri appuntamenti virtuali su Memoria. Visto il feedback positivo ricevuto, Kyoto sta valutando di organizzare altri eventi.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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