Caso Giulia Cecchettin e Filippo Turetta: l'auto forse diretta in Austria
Si continua a cercare Giulia Cecchettin e Filippo Turetta: l'auto del giovane potrebbe essere diretta in Austria. Allertate le forze di polizia austriache.
Si continua a cercare Giulia Cecchettin e Filippo Turetta: l'auto del giovane potrebbe essere diretta in Austria. Allertate le forze di polizia austriache.
Potrebbe essere emerso un indizio nel caso dei due ex fidanzati scomparsi Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo, Venezia, e il suo ex ragazzo Filippo Turetta, anche lui di 22 anni, di Torreglia, Padova, che risultano dispersi da sabato 11 novembre.
L’auto di Filippo Turetta, una Fiat Grande Punto nera targata FA015YE, potrebbe essere diretta in Austria: la vettura, infatti, sarebbe stata avvistata l’ultima volta nella mattina di ieri 15 novembre alle 9,30 a San Candido, in Alto Adige, in direzione Austria.
Anche se non vi è ancora la certezza che l’auto abbia lasciato effettivamente l’Italia, le autorità hanno dichiarato alla stampa di aver diramato l’allerta anche alla polizia estera, in particolare agli agenti di polizia austriaci.
Sebbene siano state molte le segnalazioni alle caserme del Triveneto, gli unici passaggi confermati nel caso di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta delineano un tragitto in auto di quattro giorni attraverso tre regioni.
Il tragitto, confermato dalle indagini, è iniziato sabato quando Filippo Turetti ha accompagnato Giulia Cecchettin a compare le scarpe per la laurea in un centro commerciale di Marghera, dopo essere andato a prenderla a casa alle 18. Alle 20 i due sono stati ripresi dalle telecamere del McDonald’s mentre cenevano e alle 22.43 Giulia Cecchettin ha mandato l’ultimo messaggio alla sorella Elena Cecchettin, prima di sparire completamente. Da quel momento, infatti, i cellulari dei due sono rimasti muti.
Un vicino di casa dei Cecchettin ha riferito agli investigatori di aver visto i due ragazzi litigare intorno alle 23.15 in un parcheggio di Vigonovo, vicino alla casa di Giulia Cecchettin. La Punto nera di Turetti è stata poi ripresa alle 23.22 da una telecamera di videosorveglianza nella zona industriale di Fossò, non lontano da Venezia, per poi venire immortalata dai portali nel Trevigiano, a Maserada sul Piave e a Vazzola.
L’auto, poi, è passata per il Friuli dove c’è stato un unico rilevamento di targa in orario notturno in provincia di Pordenone “pochissime ore dopo la scomparsa”, hanno dichiarato i carabinieri.
C’è stato poi un rilevamento a Ospitale, nel Bellunese, domenica mattina alle 9.07.
La segnalazione di ieri mattina a San Candido confermerebbe, dunque, l’ipotesi che la Punto sia ancora in movimento.
Il dubbio che sorge alle autorità, però, è che qualcuno stia coprendo la fuga, forse mandando aiuti in denaro: sembra, infatti, che l’auto non si sia mai fermata a fare benzina e che chi è nell’auto non si sia mai fermato a mangiare, se non pagando con soldi contanti, e che abbia dormito in auto senza mai essere scoperto dalle pattuglie.
Intanto proseguono le indagini, in particolare sono in corso le analisi per determinare a chi appartengono le chiazze di sangue rinvenute in un parcheggio a Fossò dove sabato sera, intorno alle 23, una cella telefonica aveva agganciato per l’ultima volta il cellulare di Turetta.
Secondo alcune testimonianze in quel parcheggio sarebbe stata avvistata proprio la Punto nera.
I campioni sono attualmente in laboratorio per i test del Dna.
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