La donna trovata morta, seminuda, nella spiaggia del lungomare sud di Porto Sant’Elpidio, all’altezza dell’Associazione Marinai d’Italia, è stata identificata. Si chiama Galina Banea, moldava, 33 anni.

La ragazza, come riporta la stampa, era in Italia da 2 mesi con un visto turistico.

Il cadavere è stato trovato da due donne che passeggiavano alle 6.30 in via Faleria, all’altezza dello stabilimento dei Marinai d’Italia, che hanno dato l’allarme, dopo aver tentato di tirare la donna fuori dall’acqua. In pochi minuti l’ispettore di polizia David Cinti era sul posto con diverse pattuglie della Questura. La donna era seminuda, con indosso solo reggiseno e maglietta, con il busto in acqua.

Dalle prime analisi si è appurato che la donna era morta da ore, nella notte.

Nonostante avesse le parti intime scoperte, da quanto appreso al momento non ci sarebbero segni di violenza. L’ipotesi più accreditata, per adesso, è quella di un decesso per annegamento. La Procura della Repubblica di Fermo ha disposto l’autopsia per venerdì.

Sebbene l’ipotesi primaria sia quella di un annegamento, gli inquirenti stanno indagando sulla posizione di due uomini visti con la donna la sera prima. Uno dei due uomini ha alcuni precedenti per spaccio di droga, e gli agenti della Squadra mobile hanno fatto irruzione nel suo appartamento subito dopo l’intervento in spiaggia.

Ora le autorità stanno cercando di capire cosa ha fatto Galina Banea nelle ore precedenti alla sua morte, con chi era, come è arrivata in spiaggia e soprattutto perché era senza la biancheria intima. Un paio di pantaloncini corti sono stati recuperati 50 metri a nord dal cadavere, sulla spiaggia, e si pensa possano essere stati della vittima.

La ragazza aveva trovato un appartamento in affitto vicino alla spiaggia dello stabilimento dei Marinai d’Italia, non lontano da dove è stato ritrovato il suo cadavere. Aveva fatto amicizia con alcune persone del posto, che ieri pomeriggio sono state sentite per lungo tempo, visto che sarebbero state le ultime persone a vederla viva.

Ora si attendono i risultati dell’autopsia. Non si esclude nessuna pista.

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