Ilona Staller: "Ho denunciato mio figlio Ludwig per salvarlo dalla droga"
L’ex pornostar ha parlato in tv dei problemi di tossicodipendenza del figlio, oggi 31 anni: “Ha iniziato a 14 anni. Diventava aggressivo”.
L’ex pornostar ha parlato in tv dei problemi di tossicodipendenza del figlio, oggi 31 anni: “Ha iniziato a 14 anni. Diventava aggressivo”.
Ilona Staller ha parlato dei problemi con la droga del figlio Ludwig Koons: alle telecamere di Verissimo l’ex pornostar, in arte Cicciolina, ha raccontato la storia di dipendenza dell’uomo, parlando del suo rapporto con lui e spiegando di averlo anche denunciato per il suo bene in passato.
“C’era a rischio la sua vita e anche la mia. L’ho denunciato nel suo interesse, per salvarlo”, ha detto detto l’ex deputata, oggi 72 anni, a Silvia Toffanin. “Non volevo denunciare mio figlio, sono una mamma, ma ho dovuto farlo per quello che è arrivato a fare. Dopo tre mesi sono arrivati i carabinieri e mi hanno chiesto se tenere la denuncia o ritirarla. Io credevo che lui avrebbe cominciato a stare meglio e l’ho ritirata, ma non è stato così. L’ho portato anche in un centro di disintossicazione a Roma, ma niente. Ci sono stati episodi anche brutti, crudeli, a parte i soldi”.
“Chi si droga e ha bisogno di soldi, trova il modo per averne: io ho dovuto lasciare soldi in casa, anche a notte fonda, altrimenti diventava aggressivo. Dava i pugni agli specchi, rompeva mezza casa. A volte 100, a volte 500. Chi ce la farebbe? Mica sono miliardaria”, ha poi continuato l’ex pornostar.
L’uomo aveva iniziato molto presto a sperimentare con le droghe. “A 14 anni ha avuto delle pasticche da alcune persone a scuola. In quei giorni si è messo nel letto e stava male. Frequentava gente che lo ha fatto entrare nel giro della droga. Ho cominciato a vederlo sempre diverso, cambiato”. Nel maggio del 2010, a 17 anni, il ragazzo venne anche arrestato dopo una perquisizione in casa in cui gli furono trovati hashish e cocaina, e in seguito alla quale fu mandato in comunità.
Oggi Ludwig, 31 anni, vive negli Stati Uniti con il padre, l’artista Jeff Koons, e sta provando a disintossicarsi. “Il padre lo sta aiutando – ha spiegato Ilona Staller, che oggi non ha contatti con il figlio -. Preferisco saperlo in vita in un altro paese piuttosto che sottoterra a Roma”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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