Secondo le statistiche più recenti, nel nostro Paese solo il 28% dei manager è donna, e il gender gap nel mondo del lavoro si colmerà – forse – solo in poco più di trent’anni.
Non va meglio a livello europeo e, in generale, nel mondo occidentale: solo un’attività imprenditoriale su sei è guidata da una donna, mentre negli USA il 71% delle startup non presenta neppure una donna nei board.

Stando così le cose, è chiaro che ci sia una necessità enorme di ripensare il mondo del lavoro a tutti i livelli, ma in particolare a quello dirigenziale, e quello delle startup. Ed è proprio con questo intento che nasce WomenX Impact, l’evento internazionale dedicato alla leadership femminile, che nasce per essere un momento di formazione, networking e riflessione per le aspiranti leader e che, dopo il successo della scorsa edizione, nel 2022 torna, dal 17 al 19 novembre, nella cornice del FICO Eataly di Bologna.

Quest’anno WomenX Impact ha lanciato anche un’importante iniziativa, la Startup Competition, volta a premiare le migliori startup italiane al cui interno sia massiccia la presenza femminile.

L’ideatrice di WomenX Impact, Eleonora Rocca, ci ha rilasciato questa intervista per aiutarci a entrare meglio nell’atmosfera e nella mission del summit, e con lei abbiamo discusso dell’importanza di un ripensamento in chiave femminile dell’imprenditoria e, più in generale, del mondo del lavoro, ma anche di networking e opportunità.

Quando nasce WomenX Impact e qual è stata la sua evoluzione nel tempo?

WomenX Impact nasce a dicembre 2020 in piena pandemia, quando tutti pensavano a tutto tranne che agli eventi. Io uscivo da un momento molto difficile che mi ha fatto capire quanto sia importante poter realizzare un progetto imprenditoriale che abbia come obiettivo quello di cercare di cambiare il mondo in meglio.

Erano già diversi anni che ci pensavo. In tutti questi anni di attività come Consulente di Digital Marketing, Speaker e Docente, nell’ambito dei quali ricevevo sempre moltissime email e messaggi da donne di tutte le età che mi chiedevano consigli sulla carriera e il perché di molte mie scelte di vita e carriera appunto, ho capito che mancavano dei role model di riferimento, delle figure a cui ispirarsi quando si sente che si ha bisogno di qualcosa in più o che si vuole cambiare strada o ancora che ci si trova a un bivio e non si sa quale decisione prendere.

Questo, unito, alla mia esperienza personale, hanno fatto sì che nascesse un contenitore unico di ispirazione, formazione e networking internazionale e di alto livello che oggi è WomenX Impact, molto più di un evento, una vera e propria community di oltre 10000 donne ( e non solo donne).

La sua evoluzione è stata veloce e imprevedibile, se penso che meno di due anni fa, quando è nato, WomenX Impact era un piccolo evento di due giorni con due sale conferenze. Oggi quel piccolo evento è cresciuto ed è diventato un progetto che coinvolge più di 160 speaker da tutto il mondo ed oltre 1000 partecipanti; da quello è poi nato un podcast innovativo ed ispirazionale; un blog con oltre 100 articoli pubblicati e un abbonamento mensile con in cui è possibile beneficiare di una moltitudine di servizi di formazione e mentoring per oltre 200 donne ma soprattutto è nata una community di +150 Ambassador che lavorano con noi dietro le quinte del progetto quotidianamente; un’organizzazione con meetup mensili che si svolgono sia in Italia che all’estero ed eventi digitali mensili su tanti temi di ultima generazione; un ecosistema che affianca le aziende nei loro percorsi di innovazione sociale con un team di 10 persone appassionate e creative che lavorano ogni giorno per creare qualcosa sempre più d’impatto e più di 10000 persone iscritte alla newsletter!

E non è ancora finita! Ho tantissimi progetti che non posso ancora svelarvi. Posso solo dire che il 2023 sarà ricco di sorprese. Sicuramente WomenX Impact non si conclude con questo evento a novembre!

Se dovessi indicare in poche parole la mission di WomenX Impact, come la definiresti?

L’obiettivo di WomenX Impact è quello di creare un network di professionist* forte e coeso, un posto ‘sicuro’ di crescita e confronto per tutt* coloro che vogliano crescere sia personalmente che professionalmente.
Mi piace definire WomenX Impact come un grande ecosistema che possa permettere a chi ne fa parte di aumentare le proprie opportunità di carriera, ma anche di migliorarsi a livello personale, con il supporto e l’aiuto di altre donne che condividono esperienze, punti di vista e soluzioni.

Sicuramente vogliamo dare una risposta concreta alle problematiche, uscendo dalla logica della lamentela ed entrando invece nella logica del confronto e della risposta ai problemi con un atteggiamento propositivo e costruttivo.
Il Summit annuale, previsto per i prossimi 17/18/19 novembre, è il momento conclusivo di un anno passato a creare connessioni, costruire percorsi di mentoring e formazione sul campo, a creare opportunità di lavoro e soprattutto aver ispirato e aperto nuovi scenari di carriera per tante donne, specie a valle di un momento difficile come la pandemia.

Purtroppo le donne imprenditrici e/o in posizioni di leadership sono ancora in netta minoranza rispetto agli uomini e ritengo che sia necessario fare qualcosa: ritengo che condividere storie di vita e carriera di successo, ma anche difficoltà nel raggiungimento di obiettivi importanti proponendo soluzioni, si possa arrivare molto lontano.

Le donne hanno bisogno di ricevere stimoli, di confrontarsi con professioniste che abbiano esperienze sviluppate al di fuori dei confini italiani, così come le aziende di ascoltare best practice di successo per poter implementare programmi, iniziative e attività mirate per favorire l’empowerment femminile. Infine vorrei che passasse il messaggio che creare dei team ‘diverse’ ovvero fatti di donne, uomini ma anche di persone con background, orientamenti sessuali e culture diverse, non può che portare valore all’interno delle aziende, perché è stato ampiamente dimostrato da importanti report e dati che questi team performano meglio e portano di conseguenza risultati migliori sugli outcome di business e di progetti“.

Eleonora Rocca durante il WomenX Impact 2021

Le statistiche parlano chiaro, e dicono che ci vorranno almeno 30 anni per colmare il gender gap sul lavoro, forse anche di più, visto che la pandemia ha colpito duramente soprattutto le donne. Come si possono accelerare i tempi senza rischiare di peggiorare una situazione già disastrata e altamente penalizzante per le donne?

Il GAP salariale delle donne in posizioni di leadership pende in negativo verso le donne in Italia ma anche in molti altri paesi d’Europa. A mio avviso noi donne tendiamo a negoziare il salario molto meno rispetto agli uomini: tendiamo a non spingerci oltre abbastanza, a non credere nelle nostre capacità e ad essere meno risolute degli uomini quando si tratta di puntare i piedi e chiedere aumenti di stipendio. Quanto alle posizioni di responsabilità è un dato di fatto che in moltissimi settori le donne siano in netta minoranza, e lo dimostra il fatto che la posizione di Kamala Harris o, per stare sull’Italia, la posizione di Elena Patrizia Bottini (la prima donna a capo di una grande banca italiana) facciano ancora notizia, quando dovrebbe rappresentare la normalità. Per risolvere questa situazione c’è bisogno di formazione e conoscenza. Bisogna parlare alle donne ma anche agli uomini. Il messaggio deve diventare ‘ridondante’. Per questo ho creato questa community, perché si parli di queste situazioni e vengano sensibilizzate le aziende su questi temi“.

Lo hai appena sottolineato: è proprio nei ruoli manageriali che il divario di genere si fa sentire enormemente, ma in realtà è percepibile a ogni livello della scala lavorativa: basti pensare alla disparità nello svolgimento di mansioni che riguardano, ad esempio, la cura alla persona, i servizi di caregiving, le pulizie, ma anche al già citato gap salariale nei posti di lavoro. Quanto incide il male gaze e la visione maschilista del mondo del lavoro?

“Incide moltissimo, ed è proprio per questo che dico che ‘dobbiamo parlare anche agli uomini’, dobbiamo sensibilizzarli e dobbiamo discutere con loro di queste tematiche. Ci sono atteggiamenti di cui spesso non ci si rende neppure conto, proprio perché derivano da un’educazione maschilista consolidata su questi temi. Solo attraverso la consapevolezza sarà possibile cambiare rotta”.

Quanto è importante la sostenibilità per un ripensamento futuro del mondo del lavoro?

“È fondamentale. Negli ultimi anni, abbiamo visto fenomeni come ‘la Great Resignation‘ in cui moltissime persone e soprattutto moltissimi giovani hanno lasciato il loro lavoro alla ricerca di nuovi impieghi in aziende attente ai valori di sostenibilità ed inclusione. La pandemia ha portato ad una nuova riflessione sul futuro ed i valori e le priorità sono totalmente cambiate, anche nel mondo del lavoro. Di conseguenza diventa fondamentale e non più solo importante per le aziende poter dimostrare di essere sostenibili per attrarre nuovi talenti ma anche per migliorare i risultati del business grazie ad un’ottimizzazione di spazi e risorse“.

Quanto, invece, è importante il networking per avvicinare le donne al mondo dell’imprenditoria?

Il networking è importantissimo perché soprattutto in questo campo significa ‘confronto e supporto’. Significa eliminare le barriere che ci bloccano quando vogliamo raggiungere degli obiettivi facendo leva sull’expertise e il mentoring di altre colleghe (e anche colleghi) che possano permetterci di imparare dai loro errori, di beneficiare del loro network, di ottenere quelle risposte a dubbi sui passi da fare. Fare ‘networking’ significa anche entrare in contatto con professionisti che possano rivelarsi fondamentali per lo sviluppo di progetti o anche per offrirci delle opportunità lavorative, perché conoscere qualcuno direttamente e poter mostrare e dimostrare quello che si sa fare può diventare un potente strumento per aprirsi delle strade.

Lo vediamo succedere dopo tutti i nostri eventi e anche spesso in community tutti i giorni: le persone ci ringraziano perché grazie a chi hanno conosciuto in piattaforma o fisicamente ai nostri eventi sono riusciti a trovare posizioni di lavoro interessanti. A maggior ragione se si sta pensando di fare impresa dobbiamo trovare persone che credano in noi ovvero investitori, membri del team, partner, perché avere un buon prodotto non basta per avere successo, bisogna trovare le persone e le opportunità giuste e questo lo si può fare solo grazie al network“.

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