In Iran continuano a registrarsi morti da parte del regime ai danni delle persone che stanno prendendo parte alle proteste dopo la morte di Mahsa Amini  (la sua “colpa” sarebbe stata quella di avere indossato male il velo). Questa volta alle vittime si aggiunge il nome di Aida Rostami, medico iraniano di 36 anni: almeno ufficialmente si parla di scomparsa dovuta a un incidente stradale, ma i dubbi avanzati sono tanti, soprattutto a causa dei segni di tortura che sarebbero stati ritrovati sul suo posto.

Non sembra essere un caso la morte di Aida Rostami. Lei, infatti, si è impegnata in prima persona ad aiutare i manifestanti. Le ultime notizie su di lei risalgono al 12 dicembre 2022, giorno in cui aveva lei era di servizio presso l’ospedale di Chamran e ha contattato sua madre. Quella sembrava essere una telefonata come tutte le altre, volta a capire se la donna stesse bene, ma da allora si è persa ogni traccia di lei.

Nella giornata di sabato 18 dicembre il corpo della medica è stato restituito alla famiglia, che ha iniziato a nutrire dubbi su cosa le sia accaduto. Impossibile, infatti, non notare, secondo quanto ha riferito Iran Human Rights la frattura a una mano, l’occhio rimosso e gran parte del viso schiacciato.

A nutrire dubbi sugli ultimi giorni di vita di Aida è anche Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo: “Aida Rostami era un medico che curava i manifestanti feriti durante le violente repressioni di Khamenei. Nei giorni scorsi è stata catturata, torturata e uccisa dalle forze del regime. L’ennesima vittima della dittatura iraniana, l’ennesima vita spezzata che merita giustizia”. 

Nel frattempo, ora si inizia a temere anche per la sorte di Taraneh Alidoosti, attrice iraniana nota anche all’estero per avere recitato nel 2016 nel film Il cliente, che ha conquistato il Premio Oscar. La donna, infatti, è stata arrestata per avere deciso di aderire alle proteste che sono ormai da tempo in atto nel Paese. Sulla base di quanto riportato dalle autorità, lei è accusata di “diffondere informazioni false e di sostenere circoli contro-rivoluzionari” oltre che di aver infranto il rigido codice di abbigliamento femminile della Repubblica islamica.

Riuscire a fermare quanto sta accadendo in Iran sembra sempre più difficile. Al momento sono ben 23 le persone che sono state impiccate, più di 2 mila sono state incriminate.

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