L'attrice di Grace & Frankie ha annunciato su Instagram che il suo tumore è in fase di guarigione. Poi ha colto l'occasione per condividere con i follower la battaglia, a cui aderisce da tempo, contro la crisi climatica.
“Il regalo di compleanno migliore di sempre“, con queste parole Jane Fonda ha annunciato che il suo tumore è in fase di guarigione. Era settembre 2022, quando l’attrice di Grace & Frankie raccontava ai suoi follower di essersi ammalata. Alla star del cinema americano, che compie 85 anni il 25 dicembre, era infatti stata diagnosticata una forma curabile di linfoma non-Hodgkin. Ora, a distanza di tre mesi, il suo oncologo le ha comunicato che può sospendere la chemio.
E così Fonda ha condiviso la bella notizia su Instagram, raccontando il suo difficile percorso, senza dimenticare di ringraziare tutti quelli che hanno pregato per lei:
La scorsa settimana il mio oncologo mi ha comunicato che il mio cancro è in fase di guarigione e che posso sospendere la chemio. Mi sento così grata, così fortunata. Ringrazio tutti voi che avete pregato e mi avete inviato buoni pensieri. Sono sicura che avete avuto un ruolo in questa buona notizia. Sono particolarmente felice perché mentre i primi 4 trattamenti di chemio sono stati piuttosto facili, con solo pochi giorni di stanchezza, l’ultima sessione è stata dura, è durata 2 settimane ed ha reso difficile fare qualsiasi cosa.
Gli effetti dell’ultima sessione di chemio, la più pesante, si sono affievoliti quando era a Washington per la prima manifestazione del Fire Drill Fridays. Jane Fonda, infatti, nel dare l’annuncio della sua guarigione ha condiviso l’immagine dell’evento, che l’ha vista impegnata – come è da tempo – nella battaglia contro la crisi climatica.
Oltre alla marcia, ho fatto campagna e ho parlato alla Democracy Alliance due volte, nel tentativo di fermare la proposta del senatore Joe Manchin che gli attivisti chiamano “Dirty Deal” (l’affare sporco ndr). Questo accordo, chiamato “riforma dei permessi”, cerca di accelerare i progetti sui combustibili fossili, arreca un grave danno alle protezioni ambientali fondamentali e riduce la capacità del cittadino di avere input, sostanzialmente gettando sotto l’autobus le comunità emarginate, gravate in modo sproporzionato dall’inquinamento da combustibili fossili”.
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