Kate Cox, che rischia di morire perché le è vietato abortire, lascia il Texas

La donna, alla quale è stato vietato di abortire dallo stato del Texas, ha deciso di partire per interrompere la gravidanza altrove. Il Center for Reproductive Rights commenta: "Il divieto di aborto è pericoloso per le donne incinte".

Kate Cox, la donna alla quale è stato vietato di abortire in Texas, ha deciso di lasciare lo stato federato per interrompere la sua gravidanza altrove: a riportarlo è il Center for Reproductive Rights, che ha dato notizia della decisione della donna in un comunicato.

Cox, 31 anni, vive a Dallas ed è già madre di due figli. Dopo aver scoperto la grave malformazione della quale il suo feto soffre, la trisomia 18 o sindrome di Edwards, condizione che mette in pericolo anche la sua stessa vita, la donna ha deciso di interrompere la gravidanza. Decisione negata, però, dalla Corte suprema dello Stato del Texas, secondo la quale le sue condizioni non sarebbero abbastanza critiche.

Dopo una settimana di minacce di procedimento giudiziario da parte del procuratore generale del Texas Ken Paxton, la nostra cliente Kate Cox è stata costretta a fuggire dal suo stato natale, il Texas, per ricevere le cure urgenti necessarie per proteggere la sua salute e la futura fertilità”, ha scritto quindi il Center for Reproductive Rights su X.

Nello stato del Texas, infatti, l’aborto è proibito tranne nel caso in cui la vita della persona gestante sia a rischio: una considerazione, questa, completamente a discrezione dei singoli medici. Il problema, in questo caso, è a livello legale: Kate Cox è infatti incinta di venti settimane, ben oltre il rigido limite di sei che lo stato del Texas concede.

Anche Nancy Northup, presidente e amministratrice delegata del Center for Reproductive Rights, ha rilasciato un un commento sulla questione, come riportato dal sito dell’organizzazione:

L’ultima settimana di limbo legale è stata un inferno per Kate. Qui è in gioco la sua salute (…) Questo è il risultato della revoca da parte della Corte Suprema del caso Roe v. Wade: le donne sono costrette a chiedere assistenza sanitaria urgente in tribunale. Il caso di Kate ha dimostrato al mondo che il divieto di aborto è pericoloso per le donne incinte e che le eccezioni non funzionano (…) Sebbene Kate avesse la possibilità di lasciare lo stato, la maggior parte delle persone non può, e una situazione come questa potrebbe essere una condanna a morte.

Dopo il ribaltamento, nel giugno 2022, della storica sentenza Roe v. Wade, che garantiva la legalità dell’interruzione volontaria di gravidanza negli Stati Uniti, lo stato del Texas è risultato tra i più restrittivi del Paese in materia di aborto, tornando ai tempi delle normative conosciute come le “leggi del 1925” che, di fatto, impedivano l’accesso a questa pratica in modo quasi totale.

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