Il rapper Killer Mike vince tre Grammy, ma viene arrestato subito dopo la premiazione
L’artista si era aggiudicato i premi per la miglior performance rap, la miglior canzone rap e il miglior album rap. Si parla di una possibile aggressione.
L’artista si era aggiudicato i premi per la miglior performance rap, la miglior canzone rap e il miglior album rap. Si parla di una possibile aggressione.
Il rapper Killer Mike è stato arrestato dopo aver vinto tre Grammy: nel pomeriggio di domenica 4 febbraio 2024, dopo la premiazione tenutasi a Los Angeles, l’artista è stato visto uscire in manette dalla Crypto Arena.
L’arresto è arrivato dopo che il rapper, il cui vero nome è Michael Render, aveva ritirato ben tre premi: miglior album rap, per l’album Micheal, e miglior performance rap e miglior canzone rap, per il brano Scientists and engineers realizzato insieme ad André 3000, a Future e ad Eryn Allen Kane.
Killer Mike arrested at the Grammys pic.twitter.com/rX3cW4F0WA
— Daily Loud (@DailyLoud) February 5, 2024
Si pensa che l’arresto sia arrivato in seguito a una aggressione fisica avvenuta poco prima dell’evento: “Domenica 4 febbraio, subito dopo le 16:00, un maschio adulto è stato arrestato e ammanettato per un alterco fisico avvenuto nell’isolato 700 di Chick Hearn Court”, ha dichiarato in una nota il dipartimento di polizia di Los Angeles, come riportato fra gli altri anche dal Guardian.
“Il sospettato è stato arrestato e trasportato alla divisione centrale della polizia di Los Angeles. Il sospettato è stato identificato come Michael Render, 48 anni, è accusato del reato di aggressione minore 243(A) PC, ed è in procinto di essere rilasciato”, hanno poi concluso le autorità. Il rapper, che dovrebbe ora comparire davanti al tribunale di Los Angeles il prossimo 29 febbraio, non ha ancora rilasciato dichiarazioni sull’accaduto.
Festeggiando nel backstage la sua vincita, l’uomo ha commentato: “L’unica cosa che limita la tua età è non essere sincero riguardo alla tua età o a ciò che stai facendo”, si legge sul Guardian. “A 20 anni, pensavo che fosse bello essere uno spacciatore. A 40 anni ho iniziato a convivere con i rimpianti e le cose che avevo fatto. A 45 anni ho iniziato a fare rap parlando di queste cose. A 48 anni, guardo con empatia e compassione alle cose che ho fatto”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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