La storia di Mae Jemison, la prima donna afroamericana a viaggiare nello spazio

Fisica, scienziata, ingegnera ed esploratrice: il 12 settembre del 1992 è entrata in orbita a bordo del Space Shuttle Endeavour. Tra i suoi ispiratori c’è Martin Luther King, a proposito del quale ha dichiarato: "Il suo sogno è una chiamata all’azione".

Da bambini l’abbiamo detto in tanti: “Voglio fare l’astronauta“. Ma lei, Mae Jemison, non ha permesso che restasse solo un sogno e il 12 settembre del 1992 è diventata la prima donna afroamericana a viaggiare nello spazio. Il suo curriculum è davvero sorprendente: Mae è una fisica, scienziata, ingegnera, esploratrice e danzatrice. Ha lavorato per la NASA ma anche in televisione come attrice.

Mae Carol Jemison è nata il 17 ottobre del 1956 a Decatur, capoluogo della Contea di Morgan in Alabama. La famiglia si è trasferita a Chicago quando lei aveva solo tre anni ed è qui che è cresciuta. Fin da piccolina ha sempre avuto la passione per lo spazio e la scienza. E i suoi genitori – un falegname e un’insegnante di inglese – hanno assecondato le sue aspirazioni. In un’intervista con Makers, Mae Carol ha parlato della sua infanzia.

Crescendo ero come ogni altro bambino. Amavo lo spazio, le stelle e i dinosauri. Ho sempre saputo di voler esplorare. All’epoca del Programma Apollo, tutti erano entusiasti dello spazio, ma ricordo di essere stata irritata dal fatto che non c’erano astronaute donne. La gente ha cercato di spiegarmelo e io non l’ho capito”.

A 16 anni è entrata alla Stanford University, dove ha frequentato la facoltà di ingegneria chimica. Erano gli Anni ’70 e negli Stati Unitiil tema delle discriminazioni razziali e sessuali era ancora molto forte. Nel 1977 Mae si è laureata alla Standford e nel 1981 è diventata Dottore in Medicina al Cornell Medical College della Cornell University.

Nel 1983, dopo aver visto la missione di Sally Ride, la prima donna americana ad andare nello spazio, Mae si convinse che il programma spaziale della NASA fosse pronto per accogliere una donna afroamericana, si candidò ma venne respinta; ci riprovò e nel 1987 venne accettata. Dopo qualche anno di lavoro nei laboratori, nel 1992 partì per la sua unica missione: dal 12 al 20 settembre 1992 rimase nello spazio 190 ore, 30 minuti e 23 secondi. Durante la missione riuscì a vedere Chicago dallo spazio, proprio come aveva desiderato quando era piccola.

Nel Marzo 1993 lasciò la NASA, con rammarico dei suoi superiori, dicendo di essere interessata più all’interazione tra scienze sociali e tecnologie, tra tecnologie e vita quotidiana. Fonda così una propria azienda, la Jemison Group, che svolge attività di ricerca e commercializza tecnologie per la vita quotidiana.

Nel 1993 inoltre, Mae, grande fan di Star Trek dai tempi di Uhura, prese parte all’episodio Second Chance nei panni del Tenente Palmer, diventando la prima vera astronauta ad apparire nella serie. Tra i suoi ispiratori c’è Martin Luther King, a proposito del quale ha dichiarato in una vecchia intervista ripresa dal sito In Genere: “Per me il sogno di King non è una fantasia ma una chiamata all’azione. Il movimento dei diritti civili è da intendersi come la giusta spinta a infrangere le barriere che limitano le potenzialità degli esseri umani”.

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