Mila Kunis, nata Milena Markovna Kunis, è un’attrice ucraina originaria di Chernivtsi. La sua famiglia ebrea è fuggita dall’Ucraina, che all’epoca era una repubblica sovietica, quando lei aveva solo 7 anni, nel 1991.

Nel 2011 la protagonista di Black Swan (2010) ha raccontato al Daily Telegraph del suo passato e del perché la sua famiglia ha deciso di lasciare l’Ucraina, all’epoca sotto il controllo sovietico russo. “Tutta la mia famiglia ha vissuto l’Olocausto. I miei nonni sono morti e non molti sono sopravvissuti“, ha detto. L’antisemitismo in Unione Sovietica è stato il motivo principale per cui la famiglia ha deciso di trasferirsi in America. Come ha detto l’attrice, anche se dopo l’Olocausto in Russia non era permesso essere religiosi, i suoi genitori l’hanno cresciuta facendole sapere che era ebrea.

Suo padre Mark Kunis era un ingegnere meccanico in Ucraina e sua madre Elvira Kunis era un’insegnante di fisica.

In un’intervista a Glamour, nel 2016, Kunis ha descritto le lotte che i suoi genitori hanno dovuto affrontare per dare a lei e a suo fratello minore Micheal Kunis una vita migliore. “Sono venuti in America con le valigie e una famiglia di sette persone e soltanto $ 250“, ha detto l’attrice. Kunis ha raccontato che i suoi genitori lavoravano a tempo pieno e nel mentre andavano alla scuola serale per imparare l’inglese. “Qualunque cosa potessero fare, l’hanno fatta. E anche crescendo povera, hanno fatto un ottimo lavoro nel non farmi sentire inferiore a qualsiasi altro bambino“, ha dichiarato.

L’attrice, in questo periodo, sta ponendo l’accento sulla guerra in Ucraina tramite i social media, spiegando che non potrebbe essere “più orgogliosa di essere ucraina”.  Infatti, anche se Kunis si considera da sempre un’americana, come ha detto in un video pubblicato su Instagram dal marito Ashton Kutcher, non ha dimenticato le sue origini e ha stanziato, insieme a lui, 3 milioni di dollari per finanziare aiuti umanitari da destinare ai rifugiati ucraini.

La coppia ha invitato i fan a donare alla loro raccolta fondi GoFundMe, e per il momento hanno raccolto ben 15 milioni di dollari. I fondi andranno a Flexport.org e Airbnb.org, due organizzazioni che sono attive sul campo fornendo assistenza immediata agli ucraini.

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