Morto a 19 anni a Bolzano per il freddo: la storia di Mostafa

Nella notte in cui è spirato nella città altotesina c'erano -9°C: il ragazzo aveva chiesto rifugio in un dormitorio, ma è stato rifiutato perché in lista c'erano 170 persone prima di lui.

Il freddo si è ormai abbattuto in tutta Italia dove, soprattutto al Nord, di notte la colonnina di mercurio scende anche al di sotto dello zero. Questo rappresenta certamente un problema non da poco per i clochard, che non sanno dove rifugiarsi, specialmente se hanno a che fare con amministrazioni dove è proibito sostare all’aperto perché ritenuto “d’intralcio”.

Emblematica è la storia di Mostafa Abdelaziz Mostafa Abouelela, 19enne originario dell’Egitto che ha deciso di lasciare il suo Paese di origine pensando di trovare un futuro migliore e aiutare, anche se a distanza, la sua famiglia. In un primo momento è arrivato in Francia, dove ha lavorato per qualche mese, pur avendo bene in mente però di stabilirsi in Italia.

Nella nostra Penisola è arrivato il 6 dicembre 2022 con l’obiettivo di ottenere il permesso di soggiorno e raggiungere, appena ce ne sarebbe stata la possibilità, uno zio che vive in Austria. Il suo destino è stato però decisamente amaro.

Il suo corpo è stato infatti ritrovato ormai senza vita congelato a causa del freddo nella notte tra l’8 e il 9 dicembre a Bolzano. A fare male è anche il rifiuto che lui aveva ricevuto solo qualche ora prima: il ragazzo si era presentato in un dormitorio sperando di poter passare la notte, ma è stato rifiutato perché in lista prima di lui c’erano ben 170 persone.

Un amico che era con lui, di nome Shabaan, ha raccontato come siano andate le cose e come si sia sentito impotente di fronte alla sofferenza di Mostafa: “Faceva freddo e i volontari vicino alla stazione ci hanno mandato alla Caritas – sono le sue parole riportate da Tgcom24 -. Qui abbiamo ricevuto un pasto caldo, ma i letti per la notte erano esauriti. Ci hanno dato una coperta, abbiamo dovuto andarcene. Per riscaldarci abbiamo provato a camminare fino al mattino. Eravamo sfiniti e dopo mezzanotte ci siamo nascosti fuori dal centro accanto ai binari dei treni. Mostafat tremava dal freddo. Si è avvolto nella coperta della Caritas e di è addormentato. Al mattino l’ho chiamato, non mi ha risposto. L’ho scosso, ho provato a svegliarlo: niente”.

La sua morte ha scosso tantissime persone, che la ritengono un esempio evidente di quanto l’indifferenza possa avere conseguenze devastanti. Nella città altotesina è stata così organizzata una manifestazione per sensibilizzare sull’accaduto che si terrà nella giornata di sabato 17 dicembre 2022.

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