È morto Franco Gatti dei Ricchi e Poveri
L'artista che aveva contribuito a formare la storica band si è spento a Genova, all'età di 80 anni. Gli ultimi anni della sua vita erano stati segnati dal dolore per la morte del figlio Alessio, nel 2013.
L'artista che aveva contribuito a formare la storica band si è spento a Genova, all'età di 80 anni. Gli ultimi anni della sua vita erano stati segnati dal dolore per la morte del figlio Alessio, nel 2013.
È morto il 28 ottobre 2022, Franco Gatti, storico componente dei Ricchi e Poveri. L’artista si è spento all’età di 80 anni nella Genova che gli aveva dato i natali tanti anni prima. A darne l’annuncio è stata la stessa band, insieme alla sua famiglia: “È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco“. Gatti si era allontanato dal gruppo – che aveva contribuito a formare negli Anni ’60 – dopo la morte del figlio nel 2013, evento doloroso da cui mai era riuscito a riprendersi.
Durante un’apparizione televisiva, ospite di Caterina Balivo a Vieni da me, l’uomo aveva parlato della tragedia che aveva cambiato completamente la sua vita. Lui e la moglie Stefania Picasso avevano perso il figlio Alessio, che all’età di 23 anni era morto a causa di un cocktail fatale di alcol ed eroina. “Beveva troppo e questa è stata la sua disgrazia. Credo che ci rincontreremo, lo spero“, aveva detto in lacrime l’artista visibilmente commosso.
Franco Gatti è stato uno dei componenti del quartetto musicale, poi diventato trio, dei Ricchi e Poveri, il gruppo italiano con più vendite secondo solo ai Pooh, che ha regalato al pubblico successi come La prima cosa bella, Che sarà, Sarà perché ti amo. Gli altri membri erano Angelo Sotgiu, Angela Brambati e Marina Occhiena, che aveva lasciato il gruppo nel 1981 a causa di contrasti con l’altra cantante.
Nel 2020 poi era arrivata la storica riconciliazione tra Brambati e Occhiena sul palco dell’Ariston a Sanremo e Gatti aveva partecipato alla reunion dei Ricchi e Poveri, ma solamente per una serata celebrativa della band su Rai 1. Negli ultimi anni aveva infatti deciso di passare più tempo con la sua famiglia, la moglie e la figlia Federica. Dopo il tragico lutto, aveva “bisogno di normalità“.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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