È stato ucciso Johnny Wactor star di General Hospital: aveva 37 anni. La dinamica
L'attore che ha interpretato Brando Corbin nella soap è stato ucciso nel tentativo di impedire il furto di un pezzo della sua auto. Aveva 37 anni.
L'attore che ha interpretato Brando Corbin nella soap è stato ucciso nel tentativo di impedire il furto di un pezzo della sua auto. Aveva 37 anni.
Aveva sorpreso tre ladri mentre cercavano di rubare il convertitore catalitico della sua auto, ed è stato ucciso nel tentativo di fermarli. Così è morto Johnny Wactor, attore trentasettenne celebre per aver interpretato il ruolo di Brando Corbin nella serie General Hospital.
A riportare la notizia il Los Angeles Times, che spiega come Wactor sia stato raggiunto da un colpo di pistola, esploso da uno dei tre malviventi, intorno alle 3 di sabato 25 maggio. Soccorso e trasportato in ospedale, l’attore è morto poco dopo. Nessuno dei tre ladri, al momento, è stato arrestato.
Questo è il secondo lutto che funesta la serie nel giro di pochi mesi: a marzo era stata ritrovata senza vita anche Robyn Bernard, che nella soap aveva prestato il volto a Terry Brock.
Johnny Wactor ha interpretato Brando Corbin dal 2020 al 20222, e aveva recitato anche nelle serie Siberia e Army Wives e nei film Uss Indianapolis: Men of Courage e Supercell. “L’intera famiglia di General Hospital ha il cuore spezzato nell’apprendere della prematura scomparsa di Johnny Wactor – si legge in un post pubblicato sul profilo X ufficiale del medical drama – Era davvero unico nel suo genere ed è stato un piacere lavorare con lui ogni giorno. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno ai suoi cari in questo momento difficile”.
The entire General Hospital family is heartbroken to hear of Johnny Wactor’s untimely passing. He was truly one of a kind and a pleasure to work with each and every day. Our thoughts and prayers go out to his loved ones during this difficult time. pic.twitter.com/2wlIM1TpAB
— General Hospital (@GeneralHospital) May 27, 2024
David Shall, agente di Johnny Wactor, lo ha invece definito “un esempio morale per tutti coloro che lo conoscevano” che “negli alti e bassi di una professione come quella che aveva scelto, ha sempre tenuto la testa alta e continuato a lottare per ottenere il meglio. Il tempo trascorso insieme è stato un privilegio che augureremmo a tutti. Dopo oltre un decennio trascorso insieme, lascerà per sempre un vuoto nel nostro cuore”.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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