Niente Palma d'Oro per i film prodotti da Netflix: vietati al Festival di Cannes
Il Festival di Cannes, in programma dall'8 al 19 maggio, dice no ai film di Netflix perché considerati "diversi" rispetto a quelli che vengono proiettati nelle sale
Il Festival di Cannes, in programma dall'8 al 19 maggio, dice no ai film di Netflix perché considerati "diversi" rispetto a quelli che vengono proiettati nelle sale
Il mondo cinematografico in sala e quello in salotto (via streaming) sono differenti secondo Thierry Frémaux, il direttore di Cannes.
Il Festival di Cannes, in programma dall’8 al 19 maggio, dice no ai film di Netflix perché considerati “diversi” rispetto a quelli che vengono proiettati nelle sale. E dire che lo scorso anno, invece, i film di Netflix erano in concorso: c’erano Okja di Bong Joon-ho e The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach.
Una scelta che lo scorso anno causò non poche polemiche fra gli addetti ai lavori,soprattutto da parte del registra Pedro Almodòvar capo della giuria dell’edizione scorsa, che dichiarò: ” Personalmente non credo che la Palme D’Or dovrebbe essere conferita a un film che non si veda su grande schermo” riporta il Corriere.
Dichiarazione a cui ha fatto eco di recente anche Steven Spielberg, che a ITV News ha dichiarato: “Se il tuo formato è televisivo, sei un film per tv. Meriti, se si tratta di un buono spettacolo, un Emmy ma non un Oscar”.
I contenuti firmati Netflix non saranno però totalmente “vietati” poiché dall’organizzazione fanno sapere che questi non potranno ricevere la Palme d’Or ma potranno comunque essere proiettati durante la manifestazione internazionale del cinema. A partecipare al concorso dunque solo i film distribuiti nelle sale cinematografiche francesi, anche se la scelta non sembra definitiva, come spiega Frémaux: “Dobbiamo mettere in conto che esistono nuovi potenti compagnie: Amazon, Netflix e presto, forse, Apple […] Difenderemo l’immagine di un festival che rischia, che interroga il cinema e dobbiamo farlo ogni anno”. A capo della giuria ci sarà Cate Blanchett.
Giornalista, poeta, sognatore. Critico pedante e certe volte cavilloso, al limite del sopportabile.
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