"Noi non stiamo con Salvini": la copertina di Rolling Stone diventa un boomerang
Diversi artisti italiani hanno aderito a una sorta di manifesto contro Salvini promosso da Rolling Stone: critici Mentana e Lucarelli.
Diversi artisti italiani hanno aderito a una sorta di manifesto contro Salvini promosso da Rolling Stone: critici Mentana e Lucarelli.
Rolling Stone si è schierato apertamente, con una copertina, contro il ministro dell’Interno Salvini. Il giornale in edicola infatti contiene una sorta di appello di musicisti, attori, registi e scrittori per prendere una posizione contro la politica del vice-premier e leader della Lega. La copertina è già iconica con la bandiera arcobaleno e la scritta:
Noi non stiamo con Salvini.
e più piccolo in basso “Da adesso chi tace è complice”.
La scelta editoriale è spiegata dal direttore Massimo Coppola che scrive: “Fa male vedere, giorno dopo giorno, un’Italia sempre più cattiva, lacerata, incapace di sperare e di avere fiducia negli altri e nel futuro. Un’Italia rabbiosa e infelice. Fa ancora più male prendere atto che questa rabbia si è fatta potere. Non vogliamo che il nostro Paese debba trovare un nemico per sentirsi forte e unito. Per questo non possiamo tacere. (…)Ci troviamo costretti a battaglie di retroguardia, su temi che consideravamo ormai patrimonio condiviso e indiscutibile. I sedicenti ‘nuovi’ sono in realtà antichi e pericolosi, cinicamente pronti a sfruttare paure ancestrali e spinte irrazionali”.
Noi non stiamo con @matteosalvinimi. Rolling Stone si schiera, e insieme a noi musicisti, attori, registi, scrittori e da oggi tutti voi.
Il nuovo numero è in edicola. Un anticipo qui: https://t.co/4DoGxsySU5 #chitaceècomplice pic.twitter.com/6iVColgbAt
Il giornale ha così chiesto a musicisti e personaggi dello spettacolo di aderire a questo appello, in molti hanno risposto Sì e nel lungo elenco degli aderenti alla protesta ci sono nomi come Emma, Elisa Negramaro, Vasco Brondi, Ermal Meta, Roy Paci, Tommaso Paradiso dei “The Giornalisti”, Caoparezza. Tra gli attori e registi che hanno sposato l’iniziativa ci sono Gabriele Muccino, Daniele Vicari, Carolina Crescentini, Marcello Fonte, Anna Foglietta. Dal mondo della tv e dell’informazione arriva l’appoggio di Costantino della Gherardesca, Linus, Daria Bignardi, Sandro Veronesi, Michele Serra, Makkox e Zerocalcare.
Una copertina che – come si poteva prevedere – è diventata virale in pochissime ora ma che come un boomerang sta tornando indietro a Rolling Stone e il primo a criticarla è stato Enrico Mentana, giornalista e direttore del TgLa7, che compare nell’elenco degli aderenti all’appello ma che su Facebook nega completamente il suo coinvolgimento e scrive:
Quando voglio dire qualcosa, la dico. In prima persona, avendo la fortuna di poterlo fare in tv, e potendolo fare come tutti qui su Fb. Non credo agli appelli o alle prese di posizione perentorie e che servono solo a scopi identitari, o a volte peggio mirano a un po’ di pubblicità gratuita. Oggi il mensile Rolling Stones fa una scelta perfettamente legittima: una copertina arcobaleno con la scritta “Noi non stiamo con Salvini”, e poi più in piccolo “Da adesso chi tace è complice”. E poi nelle pagine interne una raccolta di pareri e frasi di “musicisti, attori, scrittori e figure legate allo showbiz e alla tv”. Scelta legittima, dicevo, ma che non condivido. Il giornalismo è fatto di racconto e di confronto delle idee, di attacco alle posizioni ritenute sbagliate, o perfino pericolose. Mai però la scelta di una persona liberamente eletta come bersaglio, come uomo nero. Con sorpresa ho trovato il mio nome tra gli aderenti a questa iniziativa (a meno che “Enrico Mentana, giornalista” non sia un omonimo). È un caso di malcostume, trasandatezza, sciatteria? Non so, non ho ancora letto la rivista. So però che il suo direttore mi aveva chiesto l’adesione, e la risposta è stata chiara… “No”.
Nuove critiche alla copertina arrivano anche da Selvaggia Lucarelli, che per qualche tempo è stata anche la direttrice del sito di Rolling Stone, che attraverso il suo profilo Facebook ha tacciato di ipocrisia la presa di posizione del giornale:
Da voi che non rispettate i lavoratori la copertina di sinistra proprio no.
Una copertina che sta facendo discutere e che sta tornando indietro come un boomerang nella comunicazione di Rolling Stone.
Ha consumato più divani che palestre inseguendo un telegatto. Da grande diventerà un giornalista, per il momento si diverte a scrivere sulle sue passioni: televisione, spettacoli, lifestyle, tech. Ama tutto ciò che è nazionalPOP...
Cosa ne pensi?