Nella giornata di ieri il cimitero di Novellara (Reggio Emilia) ha accolto il feretro di Saman Abbas, scortato dai carabinieri, dove è stato poi celebrato un funerale privato con rito islamico a 3 anni dal femminicidio della 18enne pakistana, uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 dai suoi parenti.

Il funerale è stato celebrato in forma privata anche per tutelare il fratello più giovane di Saman Abbas, Ali Haider, testimone nel processo contro i propri parenti. La salma della giovane è stata sepolta poco lontano dalla tomba del cantante dei Nomadi Augusto Daolio.

Su una stele posata accanto alla tomba si leggono le parole pronunciate da Ali Haider per la sorella: “Sei sempre stata la sorella più forte e coraggiosa. Mi mancherai ogni giorno, ogni momento, ogni notte”. Sulla stele è inciso anche il disegno di una farfalla stilizzata. Sulla lapide realizzata dal Comune, come riporta la stampa, sarà scritto “Saman Abbas”, con le date di nascita (18/12/2002) e di morte (1/05/2021).

Un toccante pensiero è arrivato anche dai bambini della scuola media che hanno frequentato sia Saman Abbas che il fratello Ali Haider, la Lelio Orsi di Novellara, che hanno realizzato un cuore di fiori di carta per il giovane. I fiori sono stati creati “da ognuno di noi”, hanno scritto i bambini in una lettera per Ali Haider affidata dagli insegnanti alla sindaca di Novellara Elena Carletti, “e vogliono rappresentare la nostra vicinanza e la nostra stima per la scelta di vita, di libertà e giustizia che ha unito te e tua sorella Saman”. 

La sindaca del Comune di Novellara, Elena Carletti, ha dichiarato ai giornalisti prima del funerale che Novellara è una piccola comunità abituata da decenni a una convivenza importante e sostenuta tra religioni e comunità diverse e per questo “l’omicidio di Saman ha sconvolto l’intera comunità, mai era accaduto un livello simile di violenza, mai avremmo potuto immaginare un fatto del genere”, ha detto la sindaca, aggiungendo che avere Saman Abbas nel cimitero di Novellara rappresenta un simbolo di libertà. “E’ importante che Saman sia nel nostro cimitero. La scelta di Novellara è importante, resterà sempre qui, come simbolo di libertà e di impegno per tutti”.

Secondo l’accusa Saman Abbas è stata uccisa perché non accettava un matrimonio forzato organizzato dalla famiglia. Il 19 dicembre 2023 la Corte di Assise di Reggio Emilia ha condannato all’ergastolo il padre Shabbar Abbas, estradato dal Pakistan, e la madre Nazia Shaheen, ancora latitante, mentre il complice, lo zio Danish Hasnainm, è stato condannato a 14 anni. I cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, invece, sono stati assolti.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!