Nuova accusa di stupro per Nick Carter dei Backstreet Boys: la versione di Melissa Schuman
Dopo le accuse nel 2017 e la denuncia nel 2018, la cantante delle Dream ha avviato una nuova azione legale per uno stupro subito da Carter nel 2003.
Dopo le accuse nel 2017 e la denuncia nel 2018, la cantante delle Dream ha avviato una nuova azione legale per uno stupro subito da Carter nel 2003.
Nuova accusa per stupro per Nick Carter. L’azione legale nei confronti del membro dei Backstreet Boys è stata presentata da Melissa Schuman. Accusato per il medesimo motivo a fine 2022 da un’altra donna, il cantante dovrà ora difendersi dalla causa depositata dall’attrice e cantante delle Dream, che aveva già puntato il dito verso di lui nel 2017 e sporto denuncia nel 2018 per una violenza subita nel 2003.
Stando alle indiscrezioni di Rolling Stone, Melissa Schuman accusa Nick Carter di aver “sfruttato il suo ruolo, lo status e il potere derivanti dall’essere una celebrità per adescarla, manipolarla, sfruttarla e aggredirla sessualmente”. Dell’episodio, la cantante aveva già parlato nel 2017, spiegando come il membro dei Backstreet Boys l’avesse costretta a fare sesso nel suo appartamento di Santa Monica.
Nella ricostruzione, Melissa Schuman, ancora vergine e appena diciottenne al momento dei fatti, aveva rivelato di non essere riuscita a evitare lo stupro. Inoltre, la cantante aveva spiegato come il suo manager dell’epoca, Nils Larsen, l’avesse invitata a tacere, per non rischiare di veder compromessa la propria carriera. Nel 2017, Nick Carter aveva rigettato le accuse commentando come “Melissa non avesse mai fatto capire che il rapporto non fosse consensuale”.
Oggi, a Rolling Stone, l’avvocata del cantante, Liane K. Wakayama, va all’attacco:
Sono anni che Melissa Schuman mette in giro queste voci. Le sue accuse erano false nel 2017 e lo sono ancora. Vuole solo danneggiare, diffamare ed estorcere del denaro a Nick, ai suoi soci, ai suoi amici e alla sua famiglia. È solo una trovata pubblicitaria, che non toglierà a Nick la voglia di chiedere conto alla signora Schuman e ai suoi complici dell’incommensurabile dolore e della sofferenza causata dalla loro condotta estorsiva.
Melissa Schuman aveva trovato il coraggio di presentare una prima denuncia già nel 2018, ma il processo venne archiviato dal procuratore distrettuale di Los Angeles perché il reato era caduto in prescrizione nel 2013. Da qui, come riportato da Tmz, la scelta di Nick Carter di contro-denunciare la cantante per diffamazione all’inizio di quest’anno.
Nel suo ultimo post su Instagram, Melissa Schuman è tornata sull’argomento con un sentito messaggio indirizzato all’intera industria della musica:
Ho dovuto affrontare uno duro contraccolpo per aver deciso di non nascondermi più; non sono la prima, tuttavia la mia intenzione è che io sia l’ultima. È ora che le figure potenti dell’industria musicale capiscano che non possono più permettersi di coprire e proteggere i predatori sessuali. Sto lottando per rendere l’industria musicale un posto più sicuro in cui lavorare ed esibirmi.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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