Federica Brignone bronzo nello slalom gigante. La sciatrice italiana mette al collo la quarta medaglia azzurra alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang. Accanto a lei, sul podio, poteva esserci un’altra sciatrice italiana: Manuela Moelgg, che dopo una prima prova di alto livello (in prima posizione alla prima manche) fatica a ripetere la prestazione e termina in ottava posizione.

Su gradino più alto del podio è salita la 23enne americana Mikaela Shiffrin, al secondo posto la 25enne norvegese Ragnhild Mowinckel e, appunto, la 27enne valdostana Brignone in terza posizione.

Le altre italiane? Bene la prova di Marta Bassino, che si classifica quinta, meno bene, invece, Sofia Goggia che si posiziona undicesima ma si complimenta con la collega Brignone: “Ho fatto una ‘goggiata’ a metà muro però non sono riuscita ad avere buone sensazioni fin dalla prima manche, fin prima dell’errore, ma prendo e porto a casa e mi concentro sulle prossime gare. Brava Fede ha salvato l’Italia. Che dispiacere per Manu”, spiega a La Gazzetta dello Sport.

Federica Brignone, figlia della ex azzurra Maria Rosa Quario e di Daniele Brignone, maestro di sci, ha cominciato ad inanellare prove importanti dall’anno scorso. Quest’anno è già salita 4 volte sul podio in Coppa e ora è arrivata la medaglia olimpica.

La storia del gigante femminile alle Olimpiadi non racconta molti successi: prima della Brignone solo Giuliana Minuzzo a Squaw Valley nel 1960 e Deborah Compagnoni a Lillehammer 1994 e a Nagano 1998.

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