Il caldo estivo, una passeggiata mano nella mano lungo il litorale e poi l’aggressione: ad Anzio, nella notte di Ferragosto, un ventenne di Roma ha preso di mira una coppia di gay – anche loro romani e sui vent’anni – colpevoli di essersi scambiati effusioni in pubblico come tante altre giovani coppie.

I ragazzi sono stati prima assaliti verbalmente e poi uno dei due è stato colpito con un pugno dritto in faccia. La polizia, subito avvertita, è giunta sul posto e ha portato l’aggressore in Commissariato per l’identificazione. Sulla vicenda è intervenuto l’Arcigay di Roma. “La nostra solidarietà al ragazzo aggredito per omofobia ad Anzio – ha sottolineato il presidente Francesco AngeliUn episodio che fa riflettere ancora una volta su quanto il nostro paese sia culturalmente e legalmente indietro sul tema omofobia”.

Quella di Anzio è solo l’ultima di una serie di aggressioni omofobe segnalate negli ultimi mesi. Come riporta il Messaggero, tra le più recenti vi è quella subita a fine febbraio da un attivista che era con il compagno all’interno della stazione metro fermata Valle Aurelia di Roma. Grazie a un video girato con il cellulare, che ha fatto il giro del web, il presunto responsabile è stato identificato e denunciato.

Il 22 luglio, invece, a Bacoli, in provincia di Napoli, una coppia di ragazze lesbiche è stata aggredita prima verbalmente e poi anche fisicamente mentre prendevano il sole sulla spiaggia di Miseno. Le due sono state costrette ad andarsene in seguito alle minacce di un uomo che avrebbe giudicato la loro presenza “offensiva” visto che il litorale era frequentato da molti bambini.

Secondo i dati riportati dal sito Cronache di ordinaria Omofobia, in Italia i casi di aggressione omofoba dall’inizio dell’anno sono stati 184; numero stimato al ribasso visto che in molti preferiscono non denunciare nel timore di non essere tutelati dallo Stato.

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