A pochi giorni di distanza dall’inizio del Festival di Sanremo 2023, Paola Egonu, che sarà una delle co-conduttrici al fianco di Amadeus, ha espresso ancora una volta quanto la sua infanzia sia stata dal razzismo e dalle discriminazioni subite anche a scuola. “So già che se mio figlio sarà di pelle nera, vivrebbe tutto lo schifo che ho vissuto io. Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora: lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Vale la pena far nascere un bambino e condannarlo all’infelicità” – ha detto in un’intervista a Vanity Fair.

Alle sue parole ora ha voluto rispondere Luca Pierobon, il sindaco di Cittadella, il paese veneto dove lei è cresciuta, che ci tiene a respingere tutte le accuse. “Paola Egonu è una grande campionessa e mi complimento con lei – ha detto a Il Gazzettino -. Non entro nel merito di quanto ha raccontato nell’intervista, non mi va però che per l’ennesima volta il nome di Cittadella (sede dell’ospedale dov’è nata e che appare come la cittadina dove sembra abitare) venga associata agli aspetti così negativi che descrive”.

Il primo cittadino ha così voluto provare a tendere la mano alla sportiva, in modo tale che possa vedere di persona l’atteggiamento della popolazione: “Cittadella, i luoghi contermini, il Veneto, non sono terre di razzisti. È ora di finirla – ha detto ancora -. Qui si accolgono gli immigrati, eccome! Chi vuole integrarsi lo può fare. Invito Paola a Cittadella. Visitiamo assieme il camminamento di ronda, borghi e frazioni, andiamo a pranzo, giriamo tra la gente, nei negozi e vedrà, e non perché ora è conosciutissima, che non c’è nessun problema quando tutti si comportano bene. Non nego ci siano episodi e avvenimenti, compiuti da stupidi, a sfondo razzista che vanno assolutamente e pesantemente perseguiti. Da qui a fare di tutta un’erba un fascio però ce ne passa”.

Non è mancata una frecciata, nemmeno troppo velata, alla sportiva, che ora gioca in Turchia, un Paese che, a detta di Pierobon, non sarebbe del tutto democratico. “Paola, da campionessa, ha un ruolo importante e un’ampia visibilità, spiace continui a usarla per criticare facendo passare tutti i cittadini di qui come razzisti. Attraverso lo sport è una ambasciatrice. Mi chiedo, allora, perché attualmente giochi con un contratto milionario in Turchia, dove non mi sembra che, a cominciare dai diritti delle donne, siano campioni di democrazia. Forse si mettono questi principi da parte quando si ha a che fare con tanti soldi?” – ha concluso.

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