L’Italia del Volley ha conquistato il terzo posto ai Mondiali grazie alla vittoria per 3-0 sugli Stati Uniti, ma la gioia per la medaglia di bronzo è stata attenuata dallo sfogo della stella azzurra, Paola Egonu. Al termine della partita, infatti, la giocatrice si è avvicinata al suo procuratore Marco Reguzzoni, a cui ha confidato la sua amarezza.

Basta, basta, basta. Non puoi capire, non puoi capirmi, è stancante. Mi hanno chiesto addirittura perché sono italiana – ha detto tra le lacrime -. Questa è la mia ultima partita con la Nazionale”. Un tifoso, che era presente nelle vicinanze, ha sentito tutto e ha diffuso l’accaduto sui social, scatenando inevitabilmente non poco clamore.

Successivamente è stata la stessa a prendere la parola davanti alle telecamere nelle interviste post gara e ha cercato di calmierare, almeno parzialmente, i toni. “Sono stanca, vorrei prendermi una pausa . Io punto di riferimento della Nazionale? Lo spero. Ogni volta vengo presa di mira. Vorrei avere un’estate per staccare”.

Non è escluso che la diretta interessata possa ripensarci e che quelle parole fossero frutto della tensione che si respirava in un match così importante, ma è inevitabile riflettere sulle sue dichiarazioni. Sentirsi discriminata non può che essere un colpo al cuore fortissimo per lei. Nell’incontro contro le statunitensi, che sono campionesse olimpiche, lei è stata una delle migliori e ha trascinato le compagne al successo, riscattandosi così dopo la prova incolore contro il Brasile, che era costata la finale alle azzurre.

Fa male essere attaccata. Ci metto sempre il cuore e non ho mai mancato di rispetto. Mi hanno chiesto perché sono italiana. Mi chiedo perché dovrei rappresentare persone del genere” – ha concluso.

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