Paralimpiadi: da Bebe Vio a Carolina Costa, le atlete che ci hanno fatto sognare
Le storie delle campionesse che, dalla scherma al nuoto, passando per l'atletica e il triathlon, hanno conquistato numerose medaglie per l'Italia a Tokyo 2020.
Le storie delle campionesse che, dalla scherma al nuoto, passando per l'atletica e il triathlon, hanno conquistato numerose medaglie per l'Italia a Tokyo 2020.
Le Paralimpiadi di Tokyo 2020 non smettono di regalare emozioni all’Italia. Domenica 29 agosto, durante la quinta giornata dei Giochi, il nostro Paese ha conquistato nove medaglie: tre ori, tre argenti e tre bronzi. E le atlete femminili sono state le protagoniste di queste vittorie. Dal nuoto alla scherma, passando per l’atletica e il triathlon, ecco chi sono le campionesse italiane.
Bebe Vio
Campionessa in carica nel fioretto dopo l’oro a Rio 2016, portabandiera azzurra a Tokyo 2020, simbolo italiano di tutto lo sport paralimpico. Bebe Vio, veneziana di 24 anni, non ha bisogno di presentazioni. L’atleta ha vinto prima l’oro nella finale del 28 agosto contro la cinese Jingjing Zhou; poi l’argento con fioretto a squadre femminile, con le compagne Andreea Ionela Mogos e Loredana Trigilia. “Ad aprile ho rischiato la morte per una infezione“, aveva dichiarato Bebe dopo la competizione, come riporta La Repubblica.
“Non ci credevo di arrivare fin qui, perché ho avuto un’infezione da stafilococco che è andata molto peggio del dovuto e la prima diagnosi era amputazione entro due settimane e morte entro poco. L’ortopedico ha fatto un miracolo, si chiama anche Accetta tra l’altro… è stato bravissimo, tutto lo staff lo è stato. Questa medaglia assolutamente non è mia, è tutta loro”.
Carolina Costa
Ventisette anni (compiuti proprio a Tokyo) ipovedente, capitana della Nazionale italiana di judo, Carolina Costa ha guadagnato un bronzo nella categoria +70 kg. Amante del judo che ha cominciato a praticare grazie al suo papà, il maestro Franco Costa, a ventidue anni le viene diagnosticato il cheratocono, una malattia degenerativa che se presa in giovane età può portare alla cecità progressiva. “Dedico questa vittoria a mio padre che sarebbe stato fiero di me (il padre è morto, ndr), alla mia famiglia che mi ha sempre incoraggiata e sostenuta e al mio allenatore Vittorio Scimone che è stato sempre al mio fianco”, ha dichiarato a fine gara, come riporta La gazzetta del sud.
Giulia Ghiretti
Ventisette anni, originaria di Parma Giulia Ghiretti ha conquistato la medaglia d’argento dei 100 metri rana SB delle paralimpiadi. Giulia è una studentessa del Politecnico di Milano, dove frequenta il corso di laurea specialistica in ingegneria biomedica. In passato ha praticato la ginnastica artistica, fino a quando, a sedici anni la sua vita è cambiata durante un allenamento di routine. Ricadendo sul trampolino dopo un salto ha riportato la frattura di una vertebra e come conseguenza la paralisi della parte inferiore del corpo. L’atleta non ha abbandonato, però, lo sport e le competizioni, e avvicinatasi al nuoto per svolgere la fisioterapia, lo ha eletto come sua nuova disciplina. Diciotto le medaglie conquistate finora da Giulia, tra Mondiali, Europei e Paralimpiadi.
Vittoria Bianco e le sue compagne Xenia Francesca Palazzo, Giulia Terzi e Alessia Scortechini hanno trionfato nella staffetta femminile 4X100 stile libero dopo la squalifica degli Stati Uniti d’America, guadagnando l’oro. Anche nel triathlon l’Italia si è fatta conoscere: Anna Barbaro e Veronica Plebani, hanno conquistato rispettivamente una medaglia d’argento e una di bronzo, nella classe PTVI femminile e nella PTS2 femminile, gare disputate sulla distanza di 750 metri a nuoto, 20 chilometri di ciclismo e 5 chilometri di corsa.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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