Con 28 medaglie conquistate dall’inizio dei Giochi, l’Ucraina è seconda in classifica nel medagliere delle Paralimpiadi di Pechino 2022. Un risultato incredibile per la delegazione ucraina, seconda solo alla Cina in quanto a podi. Ancora più incredibile se pensiamo che, a causa dell’invasione del loro Paese da parte della Russia di Vladimir Putin, gli atleti hanno rischiato di non partecipare. E proprio per protestare contro la guerra, si sono uniti in una manifestazione pacifica e silenziosa.

Uno striscione con la scritta “Peace for all” (“Pace per tutti“), un minuto di silenzio e il pugno alzato in segno di protesta: così gli atleti dell’Ucraina si sono schierati contro la guerra e la devastazione che da ormai due settimane mettendo in ginocchio la loro patria, dove hanno lasciato famiglie e amici. “Questa guerra deve essere fermata. Le persone, le donne e i bambini meritano di vivere, non di morire” ha detto Valerii Sushkevych, presidente del Comitato paralimpico ucraino dalla prima fila della manifestazione. “I russi hanno bombardato molti ospedali e scuole. Abbiamo bisogno del vostro sostegno oggi, non domani. Le persone che attaccano aree civili non possono dirsi esseri umani“, ha raccontato invece Andriy Nesterenko, capo degli allenatori.

Così la delegazione ucraina alle Paralimpiadi di Pechino ha voluto far sentire la propria voce e chiedere la fine di una guerra universalmente riconosciuta come un’inutile attacco all’Ucraina da parte della Russia. E gli atleti, benché impegnati nelle proprie gare, non possono fare a meno di pensare costantemente a ciò che sta accadendo nel loro Paese:

“Ogni giorno chiamano madri, padri, nonne, figlie e aspettano una risposta. Sono terrorizzati dal non ricevere una risposta. Questa è la nostra realtà adesso. Ogni giorno e ogni notte cerchiamo di sapere se le nostre famiglie sono vive. Sappiamo quanto la nostra partecipazione alle Paralimpiadi conti per gli ucraini. Siamo orgogliosi di gareggiare per loro”,

ha spiegato Sushkevych all’agenzia di stampa Reuters. Ma, in una situazione drammatica e complessa come quella che sta vivendo l’Europa, questi atleti sono stati in grado di andare avanti e concentrarsi su un appuntamento così importante come i Giochi Paralimpici, conquistando ben dieci ori, dieci argenti e otto bronzi, lottando per il proprio Paese. “Tutto è per il mio paese. Rappresento l’Ucraina. Amo l’Ucraina. Con tutto quello che sta succedendo per me questa è una medaglia d’oro. Dobbiamo essere forti insieme“, ha detto per esempio Grygorii Vovchynskyi, medaglia di bronzo nello sci di fondo.

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