Polonia, padre ha una relazione abusante con la figlia: almeno tre i neonati nati e soppressi

In Polonia un padre che aveva una relazione abusante con la figlia è stato arrestato insieme a lei, dopo che la polizia ha trovato i cadaveri di 3 neonati, che i due avevano soppresso.

Piotr Gierasik, 54 anni, e sua figlia Paulina Gierasik, 20 anni, residenti nel piccolo villaggio di Czerniki, nel nord della Polonia, sono stati arrestati dopo che la polizia ha fatto irruzione nella loro abitazione il 15 settembre, scoprendo i cadaveri di 3 neonati.

L’allarme è scattato grazie ai colleghi di Paulina Gierasik, dipendenti di una pasticceria: un collega del negozio, infatti, avrebbe allertato i servizi sociali dopo aver visto dei messaggi “inquietanti” sul telefono della giovane donna, tra lei e il padre, che parlavano di un neonato.

Gli agenti hanno fatto irruzione nell’abitazione dei due dopo una segnalazione dei servizi sociali e hanno trovato 3 corpi di neonati nel seminterrato, avvolti in sacchetti di plastica nera, in vari stati di decomposizione.

Secondo l’accusa “non c’è dubbio che i bambini siano stati assassinati”.

I pubblici ministeri sono ora in attesa di un’autopsia per determinare come sono stati uccisi i tre bambini. La polizia sta inoltre continuando a perquisire la proprietà per vedere se ci sono altri corpi nascosti nella casa.

Il procuratore Mariusz Duszyński ha dichiarato all’agenzia di stampa polacca Fakt che Piotr Gierasik è stato accusato di tre omicidi, un’accusa di incesto con Paulina Gierasik e una di incesto con un’altra figlia, mentre Paulina Gierasik è stata accusata di incesto e due omicidi.

Mentre due dei neonati erano di Paulina Gierasik, infatti, la madre del terzo neonato ucciso era una delle sue sorelle.

La relazione abusante del padre con Paulina Gierasik, secondo gli investigatori, sembra fosse volontaria, mentre sua sorella, di cui non è noto il nome, a differenza dell’altra ragazza, ha ammesso le violenze.

I vicini dei Gierasik hanno riferito alle autorità che padre e figlia vivevano come una coppia, che Paulina Gierasik chiamava il padre per nome, andavano in giro mano nella mano e che lui le aveva fatto rasare la testa perché “i maschi non la guardassero”.

Il padre, inoltre, cacciava di casa il figlio, picchiandolo, per poter rimanere solo con la figlia e avere rapporti sessuali con lei. “Ci sono stati momenti in cui il ragazzo trascorreva diverse ore per strada. Volevo aiutarlo, ma avevo paura che se suo padre lo avesse scoperto ci avrei litigato”, ha detto al giornale Fakt un anonimo vicino.

Un’altra vicina ha detto che il ragazzo, Damian Gierasik, che ora si trova in un centro di cura a causa di disabilità, le aveva detto: “Mio padre mi picchia, mi insulta e mi butta fuori di casa”.

Piotr e Paulina Gierasik, che ora sono tenuti in custodia, rischiano l’ergastolo, se la condanna per omicidio e incesto verrà confermata.

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