Portogallo, è nato il primo bambino con la fecondazione post mortem
Il piccolo è stato concepito dopo la scomparsa di uno dei due genitori da fecondazione in vitro: era stato l'uomo a esprimere questa volontà prima di morire.
Il piccolo è stato concepito dopo la scomparsa di uno dei due genitori da fecondazione in vitro: era stato l'uomo a esprimere questa volontà prima di morire.
Mercoledì 16 agosto 2023 è nato all’ospedale di Oporto, in Portogallo, Hugo Guilherme Castro Ferreira, il primo bambino concepito e venuto alla luce tramite fecondazione post mortem. Il papà, Hugo Neves Ferreira, era infatti morto a soli 29 anni nel 2019 a causa di un cancro.
Poco prima della morte il giovane aveva manifestato ai suoi cari il desiderio che il suo seme venisse congelato per poi riutilizzarlo e permettere alla donna con cui era sposato, Angelica Ferreira, di avere un figlio nonostante lui non ci fosse più. Anzi, a testimonianza della sua volontà aveva anche lasciato una dichiarazione scritta, in modo tale che non ci fossero fraintendimenti di alcun tipo.
Non è stato però semplice per la neo mamma riuscire ad arrivare a realizzare il suo sogno. Prima di quel momento, infatti, si è resa necessaria una lunga battaglia in Tribunale che l’aveva sconfortata non poco.
In Portogallo, infatti, non è prevista dalla legge la fecondazione post mortem. Lei però non si è arresa, intenzionata a esaudire il desiderio del marito e si è così fatta promotrice dell’ “Iniziativa Legislativa dei Cittadini“, che ha ottenuto ben 100 mila firme, un numero sufficiente per poter permettere che la misura arrivasse fino in Parlamento, fino all’entrata in vigore, datata autunno 2020. Nemmeno a questo punto però sono mancati gli intoppi: sulla base di quanto riportato dal sito Algarvedailynews, il presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa ha manifestato la sua opposizione al provvedimento, sottolineando quanto questo potesse generare dubbi in merito alla spartizione dell’eredità.
La data che ha segnato la storia è stata il 5 novembre del 2021, quando è arrivato il via libera anche da parte del presidente, prevedendo una modifica per l’inseminazione post mortem nella Legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Al momento gli unici Paesi che consentono la fecondazione post mortem sono Sudafrica, Spagna, Regno Unito, Israele, Australia, Grecia, India e Belgio.
Il bimbo è venuto alla luce a 39 settimane e due giorni di gravidanza, con taglio cesareo. Nell’annuncio lei ha voluto ricordare il papà: “Grazie amore mio per avermi scelto per questo sogno. Ti amo oggi e sempre». E ancora: «Ora mi isolerò in questa bolla d’amore e per vivermela il più possibile. Potrei e forse dovrei dire di più, ma in questo momento voglio godermi questo amore senza fine” – ha scritto nel suo post Instagram.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
Cosa ne pensi?