Ralph Yarl, a cui hanno sparato per aver suonato alla casa sbagliata. E l'omicidio simile di Kaylin Gillis

Il ragazzo è stato ferito dall'85enne Andrew Lester non appena gli è stata aperta la porta. Situazione simile quella vissuta dalla ragazza, che ha però perso la vita.

Ralph Yarl, 16enne afroamericano residente a Kansas City, nel Missouri, è stato ferito con due colpi di pistola giovedì 13 aprile 2023. Tutto è avvenuto nel momento in cui lui si è recato a prendere i fratellini, su richiesta dei genitori, a casa di un amico. A causa di una disattenzione ha però sbagliato indirizzo: l’uomo che gli ha aperto la porta, nel momento in cui se l’è trovato davanti, gli ha sparato subito per ben due volte. Il primo proiettile lo ha colpito alla testa, mentre il secondo, evidentemente nel tentativo di finirlo, al braccio quando era a terra.

Nonostante tutto, il ragazzo è riuscito a fuggire e a chiedere aiuto a ben tre case situate nelle vicinanze. L’unico sostegno è però arrivato quando ha suonato alla quarta abitazione: la persona che gli ha aperto lo ha invitato a sdraiarsi a terra e a mettere le mani in alto, per poi chiamare la polizia.

Successivamente, il giovane è stato portato in ospedale dove gli sono state somministrate le cure del caso. Domenica 16 aprile è stato dimesso, ora a occuparsi di lui è la mamma, che è infermiera.

La persona che ha sparato a Ralph Yarl è stata identificata: si tratta di Andrew Lester, 85enne, che è stato portato in caserma la sera stessa dell’aggressione, ma rilasciato circa un’ora dopo. A distanza di quattro giorni, è stato incriminato per aggressione a mano armata.

Quello che è accaduto a Yarl ha scatenato un’ondata di indignazione che in quel momento sembrava essere inimmaginabile. La prima a muoversi è stata la zia del 16enne, che ha organizzato una raccolta fondi per poter aiutare la famiglia a pagare le spese mediche, che ha permesso di arrivare alla cifra di un milione e 400mila dollari. Tantissimi appartenenti alla comunità afroamericana della zona hanno iniziato a manifestare, tornando a utilizzare l’ormai noto slogan “Black Lives Matter“, oltre a mostrare cartelli con le scritte “Giustizia per Ralph” e “Suonare un campanello non è un crimine“. Diversi anche i personaggi famosi che sono apparsi toccati dalla vicenda, tra cui spiccano Kerry Washington, Viola Davis, Naomi Campbell, Halle Berry, Justin Timberlake e Jennifer Hudson.

Solo poche ore prima si era però verificato un caso simile nello Stato di New York, a più di 2mila chilometri da Kansas City. Tutto è avvenuto nella cittadina di Hebron, dove la 20enne Kaylin Gillis si trovava in auto con tre amici. Il gruppo, non conoscendo bene la zona, ha pensato di  fare inversione nel vialetto di un’abitazione, dove l’auto è stata colpita dall’arma da fuoco che era in possesso di Kevin Monahan, 65 anni. Chiamare aiuto, a causa della mancanza di segnale, era però impossibile. I ragazzi hanno provato a fuggire, sperando di raggiungere al più presto un ospedale, ma senza risultato: la ragazza, ferita dalle pallottole, è morta circa 30 minuti dopo. Monahan deve ora difendersi dall’accusa di omicidio preterintenzionale.

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