Il mondo della musica piange la scomparsa di Nico ‘Walino’ Antonacci, rapper barese morto all’età di 42 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia incurabile. Conosciuto per aver collaborato con Clementino fino al 2012, ha avviato il progetto dei Bari Jungle Brothers, un gruppo di successo della scena underground pugliese e, nel corso della lunga carriera, è riuscito a trasmettere agli ascoltatori ogni aspetto della periferia della sua città, cantando in dialetto barese.

Ad annunciarne la scomparsa è stata Francesca Ricciardi, in arte Cekka, la compagna di Nico ‘Walino’ Antonacci che, nella giornata di ieri, 17 luglio 2023, ha pubblicato su Instagram uno scatto di coppia per omaggiare il ricordo del rapper con cui condivideva l’amore per la musica: “Ti dico solo grazie per l’amore che abbiamo vissuto fino all’ultimo secondo”, recitano le parole di affetto a corredo dell’immagine:

Auguro ad ogni persona di vivere un amore così puro! Come si fa a non amarti, come sempre ti dicevo ‘Sei speciale’. Inutile dire che hai un posto riservato speciale nel mio cuore, vero warrior.

Tra i numerosi messaggi di cordoglio comparsi via social, troviamo anche le parole del cantante di Guardando la luna che ha voluto pubblicare sul proprio account Instagram qualche fotografia scattata in compagnia di Walino, condividendo tutto l’affetto provato per lui:

Buon viaggio vita mia, mi mancherai fratellino mio”, si legge nella didascalia del post.

Non riesco nemmeno a scrivere un messaggio decente. Ci siamo svegliati tutti con questa brutta notizia. Hai combattuto come un leone fino alla fine. Che la terra ti sia lieve. Napoli & Bari Connection.

Dopo aver conquistato la scena rap grazie alla preziosa collaborazione con l’amico e collega Clementino, l’autore di Lè chess la realdà ha fondato insieme ad altri artisti il Bari Jungle Brothers, ossia “un collettivo urbano che fa rap” (come descritto sul sito web del gruppo), noto per aver realizzato l’album Rime Patate e cozze:

Lo sfondo è la città di Bari, con le sue peculiarità e le sue contraddizioni (…). Rime in italiano si alternano al dialetto, storie di vita, riflessioni immediate, preveggenze sotto bassi potenti e beat ipnotici (…). Sono immagini sottoforma di parole libere, non si possono ingabbiare.

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