L’Influence List 2023 stilata dall’Independent ha incoronato la regina consorte Camilla come la donna più influente dell’anno: nella top 10 anche Adele e Rachel Reeves.

Anche quest’anno l’Independent ha redatto l’annuale Influence List, che identifica le donne più influenti in settori come la politica, lo sport, la cultura, l’ambiente, la finanza e i social media.

Al primo posto spicca la regina consorte Camilla, che siederà accanto a Re Carlo III all’incoronazione del 6 maggio, ed è l’esempio perfetto di come non si debba mai dare per scontate le donne di età avanzata, considerato che a 75 anni gli impegni maggiori per Camilla devono ancora arrivare.

Se il primo posto è della regina Camilla, diamo un’occhiata alle altre donne più influenti, con le prime 15 posizioni della lista.

  • Jill Scott. Al secondo posto troviamo la centrocampista Jill Scott, che ha recentemente chiuso la sua carriera calcistica con un trionfo a Wembley e ora si appresta alla sua prima esperienza come allenatrice al Manchester City.
  • Rachel Reeves. Reeves sta per entrare nella storia come prima cancelliera donna del Regno Unito e sta conquistando i dirigenti d’azienda nelle sale riunioni di tutto il Paese, parlando di come il Labour Party sia ora il partito delle imprese.
  • Bobbie Cheema-Grubb. Cheema-Grubb è la prima donna asiatica a ricoprire la carica di giudice dell’Alta Corte. “L’influenza maligna di uomini come lei in posizioni di potere ostacola la rivoluzione della dignità delle donne”, ha detto la giudice durante il discorso di condanna all’agente della Metropolitan Police David Carrick, incarcerato come uno dei peggiori criminali sessuali seriali della Gran Bretagna.
  • Emily Eavis. Eavis è la dirigente del Festival di Glastonbury e ha messo in pratica la sua visione di un festival più diversificato e attento all’ambiente. È stata sua la decisione di vietare la vendita di bottiglie di plastica monouso a Glastonbury a partire dal 2019.
  • Suella Braverman. Il ministro degli Interni Suella Braverman è colei che sta portando avanti alcune delle politiche più controverse del governo inglese. “Mi piacerebbe avere una prima pagina del Telegraph con un aereo che decolla verso il Ruanda, è il mio sogno, è la mia ossessione”, ha dichiarato in una conferenza del partito Tory.
  • Adele. Al settimo posto troviamo Adele, l’artista femminile più venduta del 21° secolo. Adele ha vinto 16 Grammy, 12 Brits, un Oscar, un Golden Globe e un Emmy.
  • Nazanin Zaghari Radcliffe. La 44enne, di doppia nazionalità britannico-iraniana, è stata imprigionata in Iran per sei anni, finché non è stata finalmente rilasciata nel marzo dello scorso anno. Da quando è stata rilasciata, Zaghari-Ratcliffe si è unita al movimento delle donne che si tagliano i capelli in solidarietà delle proteste per i diritti delle donne in Iran, dopo la morte di Mahsa Amini. Zaghari-Ratcliffe ha raccontato alla stampa che le manifestazioni evocano “ricordi” di “quanto si è indifesi quando si è in custodia”.
  • Davina McCall. Al nono posto troviamo Davina McCall, presentatrice televisiva che è stata protagonista di due documentari di Channel 4 sulla menopausa. McCall si batte per sdoganare i tabù sulla menopausa attraverso manifestazioni ed eventi.
  • Alex Scott. Alex Scott ha trascorso anni ad abbattere barriere e a dimostrare di essere tra le migliori nel suo attuale ruolo di emittente e presentatrice. Scott, sempre pronta a parlare di questioni sociali che vanno dagli abusi domestici al sostegno della comunità LGBTQ+, si è guadagnata il rispetto dei colleghi e degli appassionati di sport grazie al suo modo di comunicare semplice e comprensibile a tutti in un mondo, quello del calcio, ancora dominato dagli uomini.
  • Angela Ryner. Ryner è una delle comunicatrici labouriste più efficaci di Westminster e si sta adoperando con ferocia per la riforma anticorruzione e i diritti dei lavoratori. Prevista come futura leader, l’anno scorso ha rivelato che sta “facendo il lavoro di base” per garantire che il prossimo leader Labour sia una donna.
  • Meghan Markle. Al dodicesimo posto troviamo Meghan Markle, duchessa di Sussex e moglie del principe Harry, che da anni si batte per i diritti delle donne. Nel 2015, in occasione della Giornata internazionale della donna, l’attrice di Suits ha dichiarato alle Nazioni Unite di essere “orgogliosa” di definirsi femminista, affermando che le donne devono “crearsi il proprio tavolo” quando non viene dato loro un posto a sedere.
  • Jordan Gray. Una delle più poliedriche star della commedia degli ultimi anni, Gray ha dato vita alla sua ormai iconica performance al Friday Night Live di Channel 4, dove, al culmine di un’esibizione esilarante e potente, si è spogliata in diretta TV per celebrare i diritti delle persone transgender.
  • Karen Blackett OBE. Karen Blackett OBE ha oltre 25 anni di esperienza nel settore della comunicazione di marketing, e il suo ruolo di country manager del Regno Unito per l’agenzia pubblicitaria globale WPP la vede a capo del secondo mercato più grande e della supervisione di 14.000 persone. È anche presidente di MediaCom di WPP, la più grande agenzia di media del Regno Unito. OBE ha sempre lavorato per l’uguaglianza razziale nel suo settore.
  • Tracey Emin. Al quindicesimo posto Emin, artista di punta della sua generazione che negli anni ha portato l’attenzione del pubblico sulla sensibilizzazione del cancro, dopo che lei stessa ha affrontato un cancro alla vescica. L’artista condivide regolarmente pensieri su questo tema, che riporta anche nella sua arte.

Nella lista completa dell’Independent troviamo anche nomi come Kate Middleton, Principessa di Galles, JK Rowling, Emma Thompson, Annie Lennox, Madonna, Florence Pugh, Stella McCartney e Little Simz.

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