Riaperta la chiesa dove Elisa Claps fu uccisa e occultato il corpo. Le parole della madre

A Potenza, oggi 24 agosto 2023, sono state riaperte le porte della chiesa della Trinità, l'edificio che fu la 'tomba' del cadavere di Elisa Claps. Per la madre della giovane non era da fare: "Senza pentimento non ci può essere remissione".

A Potenza, oggi 24 agosto 2023, sono state riaperte le porte della chiesa della Trinità, l’edificio salito alle cronache per essere  è stato la ‘tomba’ del cadavere di Elisa Claps, la ragazza scomparsa il 12 settembre del 1993 a sedici anni. Il corpo della giovane venne ritrovato diciassette anni dopo, il 17 marzo del 2010, nel sottotetto della struttura, luogo dove fu vista l’ultima volta in vita, e da allora fu chiusa al pubblico.

A comunicare la riapertura della chiesta è stata la diocesi facendo sapere che la scelta è stata fatta per restituirla “Al culto della comunità dei fedeli, alla meditazione dei cittadini tutti e al patrimonio storico culturale della nostra città”, dopo la “Lunga chiusura dovuta alla tragica vicenda di Elisa Claps, che ha addolorato la sua famiglia famiglia e tutta la comunità diocesana, e ai recenti e necessari lavori di ristrutturazione”.

Inizialmente la riapertura fu annunciata per il mese di ottobre ma è probabile, visto l’arrivo della serie Rai Il caso Claps previsto per il trentennale della scomparsa della 16enne, che il vescovo di Potenza, Salvatore Ligorio, abbia deciso di anticipare i tempi. Inoltre la curia ha specificato che la chiesa resterà aperta, almeno in un primo periodo, ogni giorno dalle ore 8.30 alle 12 e dalle ore 17 alle 20 e, come sottolineato nella lettera dell’11 luglio scorso di Papa Francesco, indirizzata a Filomena Iemma, mamma di Elisa Claps, e all’arcivescovo Mons. Salvatore Ligorio:

È importante che la Chiesa della Santissima Trinità, avendo cura di custodire la memoria di Elisa, ed evitando celebrazioni liturgiche di carattere festoso, diventi un luogo per la preghiera silenziosa, l’Adorazione, la ricerca del conforto interiore e spirituale, e per la promozione di una serena riflessione sulla sacralità della vita.

Decisamente contrari alla riapertura del luogo di culto, invece, Filomena Iemma e Gildo, fratello di Elisa Claps, che hanno risposto alla parole del Pontefice, facendo sapere la loro gratitudine per la “Vicinanza e affetto e accogliamo la sua lettera con riconoscenza”, ma sottolineando come non approvino la decisione di riaprire la chiesa: “Saranno i cittadini di Potenza a scegliere se ascoltare la Parola di Dio in quel tempio”.

Per quanto riguarda la riapertura della Chiesa nei cui locali è stato nascosto per 17 anni il corpo di Elisa, non possiamo far altro che registrare la decisione assunta dalla Curia. Non spetta a noi stabilire il destino di quella chiesa, come invece è stato fatto da altri per il destino di Elisa. (…) Non possiamo essere favorevoli alla riapertura della chiesa. Non tanto perché è lì che è stata uccisa, quanto per il fatto che il suo corpo è stato artatamente (con inganno, ndr) occultato e successivamente fatto ritrovare in circostanze e tempi ancora non chiariti e che difficilmente possano escludere il ruolo più o meno attivo di esponenti dell’ambiente ecclesiastico.

E concludono:

Come il Santo Padre riteniamo una ‘buona intenzione che la Chiesa della Santissima Trinità custodisca la
memoria di Elisa’ ma ribadiamo, ancora una volta, che la riconciliazione passa attraverso un’assunzione di responsabilità e di scuse rispetto ai tanti silenzi e alle omissioni che hanno preceduto e seguito il ritrovamento dei resti di Elisa. Senza pentimento non ci può essere remissione.

Ora, proprio nella giornata della riapertura, arrivano nuove parole di delusione da parte di Gildo Claps, come riporta il sito di Radio Norba: “Solo così potevano riaprila, in silenzio, durante il mese di agosto, come dei ladri. Non sono sorpreso perché sono stati ladri di verità per trent’anni. Mi auguro davvero che la chiesa resti deserta, perché credo sia la risposta migliore che possa dare la città”.

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