"Se avessi saputo perdonare" Rita Dalla Chiesa sui motivi della separazione da Fabrizio Frizzi

La conduttrice, a distanza di più di vent'anni dalla fine della sua storia con il conduttore venuto a mancare nel 2018, racconta per la prima volta i motivi della decisione di lasciarsi, non senza rimpianti.

Dopo anni Rita Dalla Chiesa ha deciso di rompere il silenzio sulla fine della storia d’amore con Fabrizio Frizzi, il conduttore morto nel 2018 per un’emorragia cerebrale conseguenza dell’ictus che lo aveva colpito cinque mesi prima della scomparsa.

Insieme per 16 anni, sposati per dieci, dal 1992 al 2002 – anche se la separazione è avvenuta nel 1998 – Dalla Chiesa e Frizzi sono rimasti in ottimi rapporti anche dopo la fine del loro legame sentimentale, tanto che la politica e conduttrice è rimasta accanto alla vedova di Frizzi, Carlotta Mantovan, fino all’ultimo e dopo la morte di lui.

All’origine della separazione, ha raccontato Dalla Chiesa a Storie di donne al bivio, trasmissione di Rai2 condotta da Monica Setta, ci fu un tradimento, e oggi l’ex volto di Forum dice che “se avessi saputo perdonare, il mio matrimonio con Fabrizio probabilmente non sarebbe finito”.

Una scelta di cui oggi si dice pentita ma, spiega, la lei di allora era molto diversa dalla donna di oggi: “Siccome Fabrizio mi aveva aiutata a uscire da quella specie di buco nero in cui ero caduta dopo la morte di mio padre [il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982, ndr.], mi aveva ripresa per i capelli, riperderlo – anche se non lo avevo riperso – è stato come tornare indietro. Ho sentito il senso dell’abbandono totale, ero stata lasciata sola un’altra volta, non ho perdonato, perché quella storia era una storia di grande magia, di grande alchimia, di grandi risate e tenerezze… Eravamo sempre insieme, anche cresciuti professionalmente insieme, c’era tanto e io ho detto no: ‘Una storia che si sia anche soltanto incrinata non la voglio'”.

“Ha dato una scossa alla mia vita, mi ha evitato di continuare a stare male – ha aggiunto in riferimento al modo in cui Fabrizio Frizzi le è stato vicino dopo l’assassinio del padre, della moglie di lui, Emanuela Setti Carraro, e di un agente di scorta, Domenico Russo – perché era un ragazzo che mi faceva ridere ma comunque mi ha seguita in piazza, nelle fiaccolate, mi ha seguito quando c’è stato il super processo a Palermo, in tante cose, quindi un ragazzo che ti faceva ridere ma anche compagnia nei pensieri meno piacevoli che potevi avere”.

Eppure, tanti sono i bei ricordi che la legano a Frizzi: “Mi sentivo tanto Vacanze Romane con lui. Se ripenso a quello che abbiamo vissuto insieme per tantissimi anni, per sedici anni, soprattutto i primi tempi… Sì è vero era più giovane di me, però mi dava una spensieratezza… Andava in giro con questa massa di capelli, di ricci, con una macchina scassatissima, non aggiustava mai il finestrino, aveva lo scotch, metteva delle cassette con le playlist”.

Dalla Chiesa affronta il tema della sua storia con Frizzi con grande rispetto verso la moglie di lui e di sua figlia, Stella Frizzi, per la quale, racconta, lei è una zia. Non ci sono, tuttavia, contrasti di alcun tipo tra di loro, anzi, spiega ancora la conduttrice, “La stessa Carlotta una volta mi ha detto: ‘Lo abbiamo conosciuto in due momenti diversi della nostra vita, abbiamo conosciuto due Fabrizi diversi, due percorsi completamente diversi quindi possiamo permetterci il lusso di parlarne'”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!