Il Pakistan ha concesso l’estradizione di Shabbar Abbas, padre di Saman Abbas, la diciottenne uccisa a Novellara nella notte tra il 30 e il 31 aprile del 2021.

L’uomo è imputato nel processo per l’omicidio della figlia insieme alla moglie Nazia Shaheen, allo zio Danish Hasnain, sospettato di essere l’esecutore materiale del delitto, e ai due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nonamhulaq. I due genitori della vittima, di cui uno, la madre, è ancora latitante, erano scappati in Pakistan dopo il delitto, mentre lo zio e i due cugini erano rimasti in Europa ed erano stati poi catturati in Francia e in Spagna.

Già nel settembre del 2021 la ministra della Giustizia Marta Cartabia aveva firmato la richiesta di estradizione per i due genitori, che era stata giudicata con parere favorevole dalla Corte distrettuale di Islamabad solo il mese scorso, dopo un lungo iter. Il magistrato aveva momentaneamente disposto che Abbas rimanesse a disposizione della autorità italiane dal carcere di Adyala per il collegamento video con il processo in corso a Reggio Emilia, respingendo l’ennesima istanza di rilascio su cauzione dell’uomo. Si era rimasti quindi in attesa del parere del Ministro dell’Interno, la cui autorizzazione è fondamentale, in quanto non vi sono accordi bilaterali tra il nostro paese e il Pakistan.

Oggi, 29 agosto, è arrivato il sì del governo. Un funzionario del Ministero dell’Interno ha confermato che Abbas sarà “Portato in Italia con un aereo charter”, come riportato dall’ ANSA.

Stando a quanto riferisce il legale dell’uomo, Mahmood Akhtar, oggi si sarebbe dovuta tenere davanti all’Alta Corte di Islamabad un’ultima udienza, per un ulteriore tentativo di appello contro l’estradizione.

Saman Abbas era scomparsa dalla sua abitazione di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nell’aprile del 2021. Inizialmente declassato come caso di allontanamento volontario, si era iniziato a parlare di omicidio in seguito ad alcune intercettazioni, che avevano permesso agli inquirenti di risalire alla famiglia. “L’ho uccisa io, l’ho uccisa per la mia dignità e il mio onore” aveva detto il padre in una telefonata. Pare che la ragazza avesse rifiutato il matrimonio combinato con un connazionale. Dopo mesi di ricerche, la sua salma era infine stata trovata interrata in un capannone abbandonato, non molto distante dall’abitazione della famiglia.

Shamar Abbas continua a dichiararsi innocente.

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